Formula 1 Brasile, analisi: Williams sorprende in un venerdì di transizione

Formula 1 Brasile, analisi: Williams sorprende in un venerdì di transizione© sutton-images.com

Riscontri da valutare attentamente dopo la prima giornata di prove, con risultati non coerenti fra primo e secondo turno, tra sorpresa Williams e dubbi Ferrari

Maurizio Voltini

11.11.2016 20:09

C'è lotta forte nel cercare di prendere il ruolo di sfidante nei confronti della Mercedes. Nel primo turno di prove è stata la Red Bull a contendere molto direttamente la posizione di spicco al team neocampione del mondo, mentre la sessione pomeridiana ha visto un'ottima prestazione da parte della Williams, più veloce delle RB, anche se la Mercedes ha preso un divario sul mezzo secondo. In entrambe le fasi è un po' mancata la Ferrari, ma se in FP1 tutto era agevolmente giustificabile col fatto di non aver utilizzato la mescola più morbida disponibile (la soft gialla) piuttosto in FP2 è stata una mancanza di incisività che non è escluso fosse dovuta anche al fatto che i piloti hanno usato quelle gomme per la prima volta qui. Infatti Sebastian Vettel ha sbagliato il primo giro ma al secondo, nonostante le gomme più degradate, ha migliorato. Poi nei long run con le medie il comportamento delle monoposto rosse è parso più stabile: vedremo se anche stavolta vi sarà differenza fra prove, qualifiche e gara come in Messico. C'è comunque ottimismo dal punto di vista dei dati raccolti.

Non si può tuttavia ignorare che al pomeriggio i riscontri cronometrici sono stati più alti di quelli del mattino. Ciò può dare un'idea delle mutate condizioni del tracciato (più nuvoloso eppure più caldo nel secondo turno) ma anche di come le squadre stiano cercando la miglior messa a punto su una pista molto esigente nel richiedere efficienza ed equilibrio alle monoposto, poiché richiede elevata deportanza nel settore centrale, ma anche buona penetrazione nei due lunghi rettilinei. Insomma, gli ingegneri avranno molto da lavorare nel cercare di interpretare e "incrociare" al meglio i dati odierni.

In ogni caso, all'interno di questa situazione di disparità tecnica fra le varie macchine, prosegue la sfida fra Nico Rosberg e Lewis Hamilton nel giocarsi il titolo 2016, che al pomeriggio ha visto fra i due un divario di soli 3 centesimi. Insomma la lotta è ancora aperta e i due contendenti non potranno trascurare nulla, dalla messa a punto della partenza alle possibilità concrete che il meteo sia piovoso per domenica. Mentre la sfida per il 4° posto fra i costruttori ha visto momentaneamente "perdersi" la Force India, molto più efficace nella prima sessione che nella seconda. Ma come ha detto lo stesso Felipe Massa, dall'altro lato della contesa, "è domani che vedremo i valori reali in pista" e quindi vedremo anche stavolta quale sarà la capacità di reazione del team di Mallya e dei suoi due piloti.

Sempre appena fuori dalla top ten la Toro Rosso, a giocarsela un po' con la McLaren, ma in questi team hanno fatto parlare di più i piloti: da un lato Carlos Sainz per la scaramuccia in pista con Kimi Raikkonen, in cui entrambi hanno perso la pazienza ostacolandosi a vicenda dalla curva 11 fino alla 15; episodio ancora sotto inchiesta. Dall'altro a Fernando Alonso è stato dedicato più tempo TV dopo il suo ritiro lungo la pista per problemi tecnici (ERS) che non quando gira normalmente. Così, mentre tutti aspettavano di vedere se anche stavolta si sarebbe spaparanzato su una sdraio, prima ha dato una mano ai commissari bloccando con una pietra la macchina in discesa, poi è stato a guardare gli altri piloti da dietro una rete, quindi ha preso a calci alcuni detriti e pezzi di gomma, e infine è stato fatto accomodare a una delle telecamere in pista, salutando quando si è accorto di essere inquadrato. Insomma, nemmeno da ritirato Nando può essere (e infatti non viene) ignorato.

Continuiamo comunque a sperare che ognuno possa manifestare le proprie capacità direttamente in pista, e vedremo se in questa occasione vi saranno altri fattori a decidere l'andamento della gara, a cominciare dal meteo incerto per finire con la possibilità che le gomme giochino un ruolo differente rispetto ad altri GP. Non dimentichiamo infatti che in questa occasione la Pirelli non ha portato una terza mescola più morbida rispetto all'anno scorso, bensì più dura, aggiungendo la hard alle soft e medium. Vedremo se questa potrà scombinare le strategie o portare a scelte inedite, anche perché Raikkonen non è parso lento quando le ha montate. Sempre ricordando che sui long run è sempre stata la Mercedes più veloce, seguita da Red Bull e quindi Ferrari, mentre la Williams ha dimostrato di degradare molto le gomme, specie le soft che già tendono a questo comportamento. Anche questo si vedrà in gara.

GP del Brasile i risultati di FP1 e FP2


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