Formula 1, la McLaren da Ron Dennis a Zak Brown

Formula 1, la McLaren da Ron Dennis a Zak Brown

È un americano di 47 anni il nuovo boss della squadra, anche se non avrà tutti i poteri. Ecco che benefici può portare al team inglese

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Alberto Sabbatini

22.11.2016 09:49

La McLaren riparte da Zak Brown. Il gruppo inglese ha annunciato la nomina per il nuovo direttore esecutivo del McLaren Technology Group. Brown, americano di 47 anni di Los Angeles, è noto come il guru delle sponsorizzazioni nel motorsport; assieme alla sua agenzia JMI (Just Marketing International) ha portato numerosi sponsor in F1 ma questa è stata soltanto la sua seconda attività nelle corse, dove aveva cominciato come pilota a metà anni ‘90, correndo in monoposto in Europa con le F. Opel Lotus e con le F3 inglese. Negli ultimi anni Brown è stato anche un buon pilota GT, prima di passare completamente al business delle sponsorizzazioni, non senza aver vinto nel 2012 (guarda caso con una McLaren…) una gara GT inglese a Donington. 

Brown quindi è un uomo di corse prima che di finanza, ma attenzione: cerchiamo di capire bene nomi e ruoli. Zak Brown non prenderà direttamente il posto di Ron Dennis come si pensava in un primo tempo. Dennis era il Ceo, l’amministratore delegato, il capo di tutto, oltre che azionista al 25%. Brown invece è “solo” il nuovo direttore esecutivo del McLaren Tech Group, che comprende la squadra di F1 e altre attività. Sia Brown che Jonathan Neale, altro manager di spicco della McLaren, riporteranno (come si dice nel gergo aziendale) al comitato esecutivo del gruppo. Tanto che la McLaren sta cercando anche un amministratore delegato che supervisioni l’intero gruppo, compresa la divisione che costruisce le auto stradali. La McLaren si aspetta che Brown e Neale guidino una transizione del gruppo verso un nuovo assetto organizzativo.

A capo della squadra F1 dovrebbe restare Jost Capito, ex Volkswagen Rally, ingaggiato da Dennis in persona quasi un anno fa ma che ha preso servizio solo a settembre. Pressoché impossibile che paghi il fatto di essere stato assunto dal boss cacciato via, visto che non aveva quasi nemmeno iniziato l’attività. E che alla McLaren un team manager/organizzatore del suo peso serve davvero. Resta da vedere chi farà il team principal della squadra F1 sui campi di gara e presso la Fia: se Capito o se il nuovo arrivato Brown, che avrebbe comunque l’esperienza necessaria visto il suo background. 

Uno dei ruoli importanti che dovrebbe svolgere Zak Brown, visto che è il guru delle sponsorizzazioni, è trovare uno sponsor e denaro fresco per finanziare l’attività del team F1 che da tre anni, da quando ha perso Vodafone, non ha uno sponsor principale. Brown aveva già lavorato con McLaren in questo senso: fu lui a trovare per il team Johnny Walker, Lenovo, Hilton, NTT, Chandon (tutti sponsor minori a dir la verità…). “Nel mio nuovo ruolo – dichiara Brown – riuscirò a combinare la mia passione per il motorsport con la mia area di esperienza che è il marketing in modo da riuscire a rendere più efficiente la McLaren in questi due aspetti”.

Ls scelta di Zak Brown fa venire in mente curiose coincidenze: prima di tutto che c’è poca fantasia per i nomi dei capi in McLaren. Negli anni ‘90 c’era uno dei soci di Dennis si chiamava Brown (nel suo caso era Creighton Brown), poi poche settimane fa si è parlato a lungo per quel ruolo di Ross Brawn. (una sola vocale di differenza). Infine, con l’arrivo di Zak Brown, la McLaren torna ad avere un capo di nazionalità americana. Fino al 1980, prima dell’avvento dell’era Dennis, il capo della allora McLaren F1 era l’avvocato americano Teddy Mayer, socio storico di Bruce McLaren.


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