Hamilton e Rosberg: ultimo atto del duello infinito

Hamilton e Rosberg: ultimo atto del duello infinito©  sutton-images.com

Alla vigilia del GP di Abu Dhabi i due pretendenti al titolo F1 si sono confrontati in una conferenza stampa a due

Francesco Colla

24.11.2016 13:14

Non sarà La storia infinita di Michael Ende, né I duellanti di Joseph Conrad ma il confronto tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg meriterebbe un romanzo da cui trarre un bel film. Che dovrebbe iniziare con un primo piano di Lewis mentre pronuncia queste parole:Da ragazzi avevamo un ottimo rapporto: quando corri nei kart vuoi innanzitutto divertirti e dopo la gara andavamo a giocare alla play o a mangiare una tazza di cereali assieme nel box. Nel tempo Nico è molto cambiato e adesso è molto più concentrato su sé stesso. Abbiamo avuto alti e bassi ma penso che nell’ultimo anno siamo riusciti a gestire il nostro rapporto piuttosto bene, facendo un passo indietro rispetto alla nostra competitività”.

Poi l’inquadratura si allarga e appare anche Nico. Sono seduti uno a fianco all’altro, davanti alla platea di giornalisti accorsa ad Abu Dhabi per assistere all’ultimo atto della sfida iniziata 15 anni fa: “Abbiamo un grande rispetto l’uno dell’altro, io stimo Lewis sia come pilota che fuori dalla macchina. Durante questa stagione abbiamo fatto progressi. Il nostro è un rapporto neutro ma questo è un ambiente difficile”

Da qui il regista potrebbe scegliere di staccare, mostrando le immagini dei tanti duelli all’arma bianca combattuti nella guerra mondiale che ha infiammato il motorsport degli ultimi anni: Catalunya e Austria nel 2016, Giappone e Ungheria nel 2015, Bahrain e Monza l’anno precedente… Tuttavia domenica non si va al cinema: in ballo c’è il titolo mondiale di Formula 1 e i due ragazzini che giocavano assieme nei paddock combatteranno nuovamente senza esclusione di colpi. 

Hamilton non ha nulla da perdere e sfoggia il consueto atteggiamento da “monaco combattente”: “E’ stata una stagione di alti e bassi, una stagione un po’ sfortunata che però mi ha permesso di rafforzarmi, trasformando le cose negative in positive. A un certo punto avevo 33 punti di distacco e sembrava impossibile tornare in lotta poi sono quasi riuscito a ribaltare la situazione”.  Partenze sbagliate ma anche guai alla sua W07: “A Baku non è stata colpa mia, sono stato tradito dal motore. Ma ripeto: le esperienze negative ti fanno apprezzare più le vittorie. In Giappone ho avuto problemi in partenza, come in altre gare ma sono sempre riuscito a reagire grazie al mio spirito combattivo. Come a Montecarlo (dove ha centrato il primo successo stagionale), una delle mie gare preferite dell’anno, sia per le condizioni difficili che per la lotta con Daniel (Ricciardo, Ndr)"

Chi invece ha tutta la pressione addosso è il tedesco, stanco ormai della litania sul come dovrebbe reagire a un’eventuale quanto improbabile sconfitta:Pensare alla sconfitta non mi farà andare più veloce. Devo rimanere concentrato sulla vittoria: finora questo approccio ha funzionato ed è grazie a questo che mi trovo qui. Non è il weekend più importante della mia vita, sarà un weekend come tutti gli altri, lo ripeto per l’ennesima volta”. Non è vero Nico. Non sarà un weekend come tutti gli altri. Ciak, si gira


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