Formula 1 Abu Dhabi, analisi venerdì: equilibri diretti

Formula 1 Abu Dhabi, analisi venerdì: equilibri diretti© sutton-images.com

Le prime prove a Yas Marina vedono svettare le Mercedes ma anche confermare le lotte dirette tra Ferrari-Red Bull da un lato e tra Williams-Force India dall'altro

Maurizio Voltini

25.11.2016 16:53

Dopo una prima sessione di prove libere che è servita solo a gommare la pista, la seconda è stata più indicativa e non fa che confermare molte cose che sapevamo già. Per cominciare, continua la supremazia Mercedes e pur se altri non sono distanti, sembra difficile che qualcuno possa realmente inserirsi nella "lotta privata" di campionato fra Nico Rosberg e Lewis Hamilton, visto che stavolta non è prevista pioggia. Piuttosto, il distacco contenuto fra i due (79 ms) fa sperare di potersi aspettare un andamento della gara meno banale del più che attendibile 1° posto di Hamilton in gara ma 1° posto finale in campionato di Rosberg (al quale basterebbe un 3° in gara, ricordiamo).

Un'altra conferma è quella del migliorato rendimento della Ferrari SF16-H quando le temperature ambientali calano, come è stato in queste FP2 e come sarà sia in qualifica che in gara (sempre alle 14 italiane ma le 17 locali). Così Sebastian Vettel è 3° a soli 269 ms da Hamilton, mentre le Red Bull sono a mezzo secondo. In ogni caso, con Max Verstappen e Daniel Ricciardo separati da un solo millesimo e Kimi Raikkonen a meno di 1 decimo da loro, anche qui è lecito aspettarsi una battaglia aperta, motivata peraltro dal fatto che la contesa per il 4° posto in campionato è ancora tutt'altro che chiusa fra Seb, Max e Kimi nell'ordine dietro a Daniel ormai matematico 3° di stagione. Comunque l'avaria alla trasmissione che ha colpito Vettel a fine prove non ha compromesso praticamente nulla e non comporterà penalizzazioni: si trattava di un cambio "vecchio".

Continua anche la contesa diretta e sempre entusiasmante fra Williams e Force India, che non a caso completano la top ten delle prove libere. In questa sfida che è durata tutto l'anno, Valtteri Bottas è riuscito a precedere Sergio Perez per soli 82 ms, quindi un vantaggio tutt'altro che definitivo. Come pure seguono un po' più staccati ma con soli 4 ms fra di loro Nico Hulkenberg e Felipe Massa, che vorranno pur lasciare un segno nella loro gara di commiato (il primo solo dal team, il secondo da tutta la F1). Con un tale equilibrio di mezzi e piloti fra i due team, il passo avanti fatto dalla Force India nello scorso GP del Brasile risulterà sicuramente determinante per la quarta posizione nel campionato per costruttori.

Qualche problema di troppo ha colpito le McLaren, ma alla fine sia Fernando Alonso che Jenson Button sono riusciti a dimostrare in pista che anche stavolta la ricerca di un posto in Q3 non è illusoria. Più problematica la situazione delle Haas che seguono compatte, con Esteban Gutierrez a precedere Romain Grosjean. Ma vi sono stati diversi inconvenienti soprattutto per il francese, vittima più volte di problemi di bilanciamento in frenata e infine di una perdita dall'impianto di raffreddamento. È invece da vedere come finirà la questione di cedimento dei cerchi posteriori che ha colpito la Toro Rosso, appiedando due volte Daniil Kvyat e costringendo ai box per precauzione anche Carlos Sainz, che pure nella prima sessione si era fatto notare con un interessante 8° crono. Del problema se ne sono occupati anche i commissari Fia, per cui potrebbe diventare una decisione che non dipende solo dalla squadra di Faenza, quella sul come (e "se") proseguire.

Meglio del consueto, e non solo per i problemi alle Toro Rosso, la Manor: Esteban Ocon e Pascal Wehrlein si spartiscono il 16° e 17° posto nella lista dei giri veloci in FP2, riuscendo dunque a tenersi dietro una Renault e le due Sauber, con Jolyon Palmer davanti solo per poco più di 3 decimi. Insomma, già le Q1 di domani potrebbero riservarci qualche sorpresa, per una gara finale di stagione che si preannuncia non così noiosa come le tattiche "prudenziali" pro-campionato potrebbero far prevedere nella lotta di vertice.


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