Formula 1 Abu Dhabi, Hamilton: "Un privilegio guidare la W07"

Lewis Hamilton ha promesso (o minacciato a seconda di come si voglia vederla) di pubblicare, un giorno, un libro su questa stagione. Sicuramente il weekend di Abu Dhabi meriterà un corposo capitolo e se la fine del romanzo è ancora tutta da scrivere, il britannico oggi è stato protagonista di un altro sabato superbo, in cui ha centrato la dodicesima pole stagionale. 

L’aveva promessa già ieri, andando a fare le prove di partenza dalla prima piazzola della griglia e durante le qualifiche The Hammer è stato micidiale, risultando nettamente il migliore nel secondo e nel terzo settore e non concedendo a Rosberg nessuna chance. La pole di oggi, inoltre, avvicina di un altro passo Lewis dal suo idolo, Ayrton Senna: 61 primi posti per il campione Mercedes, 65 per l’indimenticato brasiliano. “E’ incredibile me ne mancano 4 per raggiungere Ayrton – ha commentato il pilota nella conferenza stampa di fine giornata – Fino ad ora è stato un weekend grandioso”. 

Nell’arco della stagione Hamilton non ha nascosto la frustrazione per i problemi di affidabilità che hanno condizionato alcune gare (vedi il “dolore indescrivibile” provato in Malesia) tuttavia all'alba della gara decisiva si è prodigato in elogi nei confronti della sua W07 e del team: “E’ strano rendersi conto di aver corso le ultime qualifiche con questa macchina, è stato un privilegio guidarla. Fino ad ora sono riuscito a guidare in condizioni perfette”.

Perfetta come il suo ultimo giro, chiuso in 1:38.755. Il tre volte campione è stato l’unico pilota a scendere sotto l’1’39, staccando di 3 decimi Rosberg e di oltre 8 decimi i piloti in seconda fila: “Sapevo di avere la pole nel piede per cui sono stato cauto nel primo settore”. Per poi dare tutto nel secondo e nel terzo salutando gli inseguitori: "Sono arrivato qui sapendo di cosa c'era bisogno e ora che ce l'ho posso focalizzarmi sulla gara. Partire dalla pole è uno step importante, la partenza sarà cruciale. Il mio passo gara al momento è il migliore ma non posso controllare ciò che accadrà dietro di me". Domani, tra le luci e gli yacht di Abu Dhabi, l’ultima battaglia e la parola “fine” su una stagione interminabile.