Formula 1 Abu Dhabi, analisi qualifiche: Hamilton top poleman

In una sessione di qualifica in cui molti commettono errori, Lewis si conferma mostro sul giro secco. Ma Nico è più forte in matematica...

Maurizio Voltini

26.11.2016 16:44

Lewis Hamilton conferma per la 61esima volta la sua attitudine alla pole position confezionando a Yas Marina un giro praticamente perfetto che relega Nico Rosberg in seconda posizione. Non che il tedesco necessitasse davvero di più, e del resto si vede come sia combattuto fra la voglia di conquistare il titolo con una vittoria finale che gli darebbe più credito, ma anche la consapevolezza che l'importante è non sprecare le opportunità matematiche di ottenere il titolo semplicemente senza fare errori. Ricordiamo che a Rosberg basterebbe finire 3° per essere campione F1 2016 con qualsiasi altro risultato di Hamilton, quindi l'importante è non sbagliare il "compitino di… matematica".

Del resto gli antagonisti sembrano davvero lontani, con distacchi in qualifica che non hanno nulla a che vedere con quelli visti nelle libere, ma va detto che nel momento decisivo in Q3 sono stati fondamentali alcuni semplici errori di guida per esagerazione. Dunque da Daniel Ricciardo in poi è meglio valutare i vari riscontri più come effetto sulla posizione di partenza che non come reale segno di velocità e prestazione. E questo vale soprattutto per Max Verstappen, 6° dopo un errore pesante alla staccata di curva 11 che gli ha compromesso un possibile 3° tempo.

Fra i due piloti Red Bull troviamo quelli della Ferrari, con Kimi Raikkonen riuscito un'altra volta a precedere (di soli 57 millesimi) il compagno Sebastian Vettel. Ma come ha ammesso lo stesso Seb, è stato distratto (non ostacolato) da Verstappen che andava piano dopo aver abbandonato il giro. Restano dunque intatte le possibilità di ben figurare in gara, sempre ricordando il buon comportamento delle SF16-H con il clima serale, dove però inciderà il fatto che le Ferrari partiranno sulle gomme ultrasoft mentre le Red Bull lo faranno sulle supersoft.

La strategia RB è stata un po' inaspettata, vuoi perché l'asfalto di Yas Marina è parso abbastanza delicato sulle gomme e così le ultrasoft non soffrono particolarmente, vuoi perché in occasioni precedenti le mescole più morbide non sono parse tanto meno durevoli delle supersoft, restando però sensibilmente più veloci. Naturalmente vedremo direttamente in gara come Ricciardo e Verstappen sfrutteranno questa alternativa strategica, ma di fatto non dovrebbero essere in grado di disturbare le Mercedes nei primi giri, né di sfruttare gli undercut come ci hanno abituato in passato. Nondimeno, la carenza di velocità massima, con relativa difficoltà nei sorpassi, può giustificare la ricerca di strategie alternative: se saranno effettivamente migliori lo vedremo nel prosieguo di gara.

Continuano le belle prestazioni del duo di Force India, con Nico Hulkenberg riuscito a sopravanzare Sergio Perez per 18 millesimi. Fra loro e le Williams si insinua Fernando Alonso, e in effetti la McLaren si pone in diretta concorrenza con la squadra di Grove, visto che Felipe Massa affianca lo spagnolo in quinta fila mentre Valtteri Bottas si vede accompagnato da Jenson Button in sesta. Vedremo se e come questi ultimi due sfrutteranno la possibilità di partire in gara con gomme a scelta, e se Jenson sarà riuscito a risolvere il problema di sottosterzo che l'ha disturbato in qualifica. Vedremo anche se le Haas riusciranno a concretizzare in gara il non brutto risultato delle qualifiche, con Esteban Gutierrez 13° e Romain Grosjean 14°, come pure sarà da tenere d'occhio Pascal Wehrlein dopo essere riuscito ad accedere alla Q2: sicuramente il tedesco sta mettendo in campo tutto l'orgoglio possibile per quella che potrebbe essere la sua ultima gara in F1.

Commento a sé per le Toro Rosso: dopo tutti i problemi patiti da Daniil Kvyat nelle prove libere (che pure erano iniziate alla grande con l'ottavo tempo di Carlos Sainz in FP1) e le modifiche fatte per evitare ulteriori rotture, purtroppo hanno affrontato le qualifiche assolutamente a corto di preparazione e ciò giustifica ampiamente l'essere stati eliminati già subito in Q1. Purtroppo però non si può ipotizzare che la situazione cambi per la gara, ed è un vero peccato finire con queste premesse una stagione che ha visto la squadra di Faenza ottenere molto più di quanto ipotizzabile dal materiale tecnico a disposizione.

In ogni caso, pur dopo le multe "elargite" a Hamilton e Bottas nelle prove (1000 e 200 euro rispettivamente) per "speeding" in pitlane, non sono al momento attese penalizzazioni che alterino il responso delle qualifiche nella definizione dello schieramento di partenza, quindi non dovremmo avere sorprese al riguardo.

GP ABU DHABI, LA GRIGLIA DI PARTENZA


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