Formula 1 Abu Dhabi, l'analisi dei tempi in qualifica

Hamilton centra la pole a Yas Marina, ma analizzando i tempi emergono alcune curiosità: ad esempio che nel primo settore Raikkonen teneva testa alle Mercedes

Alberto Sabbatini

26.11.2016 17:59

La sua pole n.61 Hamilton se l'è costruita negli ultimi due settori del giro, soprattutto nell'ultimo. Ma l'analisi dei settori parziali dei giri veloci fa scoprire alcune curiosità. La più inattesa è che Kimi Raikkonen, per un terzo del giro, riusciva a tenere testa alle due Mercedes in fatto di velocità. Più rapido persino del poleman Hamilton. Sia nel Q1, che nel Q2 che nel Q3 Kimi precedeva Lewis. Con una regolarità incredibile: in due occasioni Kimi ha ripetuto lo stesso tempo parziale al millesimo: 17”307 in Q1, 17”230 in Q2 e Q3. Solo nell'ultimo giro Rosberg gli ha soffiato il platonico primato di parziale più veloce, quando nel giro che gli è valso il secondo tempo di qualifica ha fatto un parziale di 17”175 contro i 17”230 di Raikkonen. In quella parte breve di pista, formata da tre curve, Kimi era irresistibile e Vettel risultava sempre staccato di circa un decimo.

In quello stesso settore in Q1 Rosberg era più veloce di Hamilton. Praticamente sempre. Lewis ha giustificato la debacle dicendo che lui nel primo settore non prendeva troppi rischi perché tanto sapeva di avere un buon margine nel resto del giro. Ma era vero? 

I numeri dicono di sì. Hamilton la differenza l'ha fatta nel settore 2 e nel settore 3, tratti di pista molto più lunghi (circa 40 secondi l'uno) dove nessuno o quasi lo ha eguagliato. Tanto meno Rosberg. Nel T2 del giro che gli è valso la pole Hamilton ha fatto segnare 41.520: Rosberg era staccato di 2 decimi abbondanti (41.737), le due Red Bull pure e solo Vettel riusciva a limitare i distacchi in 41.687. Lì nel settore 2 è affondato invece Raikkonen: 41.826, il più lento di tutti.

Nel giro della pole position, comunque Rosberg era riuscito a tenere testa a Hamilton fino a due terzi di giro: dopo il settori 1 e 2 aveva solo un decimo e mezzo di svantaggio. Non un divario impossibile. Avrebbe ancora potuto giocarsi la pole nel tratto finale. 

Ma è lì, nel T3, che Hamilton ha demolito le ambizioni del compagno. In quelle curve finali, dove si deve guidare di fino uscendo a filo guard rail e sfruttare il cordolo per allargare la traiettoria ma senza far sbandare troppo la macchina, Hamilton si è dimostrato insuperabile. A ogni giro era sempre il più veloce nel T3. In quel parziale, nel Q1 Lewis ha dato a Rosberg 4 decimi, nel Q2 gliene ha rifilati tre e nel Q3 - dove Rosberg si era migliorato sensibilmente rispetto ai giri precedenti  - lo ha “gelato” rifilandogli 156 millesimi. Distacco che ha fatto salire a 0”303 il distacco complessivo sul giro fra le due Mercedes.

Il settore T3 è anche quello che ha tradito le Ferrari: è lì che Ricciardo ha guadagnato nel giro finale 15 centesimi su Raikkonen riuscendo a strappargli la terza posizione. Ed è sempre lì che Vettel ha subìto uno svantaggio pesante (40”725) quasi 8 decimi di distsacco da Hamilton soltanto in quel tratto, e quel che è peggio, ben 3 da Ricciardo e ben 2 da Raikkonen. La deludente quinta posizione finale di Vettel è maturata lì.

TENPI PARZIALI RECORD PER SETTORE

Settore 1  Rosberg  17”175
Settore 2  Hamilton  41”520
Settore 3  Hamilton  39”990


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