Radiosprint Abu Dhabi, non solo Hamilton

Radiosprint Abu Dhabi, non solo Hamilton© sutton-images.com

L'ultimo GP stagionale regala comunicazioni interessanti non solo tra Lewis e il muretto. Da Button a Vettel, passando per Rosberg e Sainz

Fabiano Polimeni

29.11.2016 12:45

Epilogo migliore non poteva esserci alla voce team radio 2016. Attori protagonisti ad Abu Dhabi sono Hamilton e il muretto Mercedes, intorno ai quali ruotano le vicende degli altri, di un Rosberg che deve guardarsi dal non cadere nella "trappola" e al tempo stesso affondare il colpo su Verstappen nel momento decisivo, di un Vettel che chiede lumi sulla tattica giusta per ambire al risultato buono, di un Button che sperava in altro finale di carriera. 

A Yas Marina bastano pochi metri dopo il via e Verstappen si ritrova con una gara tutta da ricostruire: «Non avevo tanto spazio», dice al box dopo il contatto con Hulkenberg e il testacoda. Confronto interessante in pista tra compagni di squadra in Williams, ma a dover alzare bandiera bianca è Bottas: «C'è qualcosa che non va con gli ammortizzatori posteriori, la macchina rimbalza mostruosamente». Una sconnessione dell'asfalto ha messo KO la Williams di Valtteri. Box e ritiro come per Jenson Button

Cede il triangolo della sospensione anteriore destra ed è un mesto epilogo: «C'è qualcosa fuori posto con il volante... sì, abbiamo un cedimento, ragazzi. Non credo ci sia mai capitata una rottura come questa. A ogni modo, è finita». Finita in Formula 1, arrivederci altrove. 

Altro contenuto per i team radio nelle posizioni di testa. Una partita a scacchi da leggere giro dopo giro, così il box Mercedes a Rosberg, dopo la prima sosta e con Max Verstappen davanti: «Stanno rallentanto di proposito Verstappen, così da doverlo superare. Non prendere rischi con Verstappen, stai facendo la cosa giusta».

Red Bull che al giro 15 aveva l'obiettivo di andare più lunga possibile con l'olandese, per attuare la tattica a un solo pit: «Ok Max, al momento stai facendo tutto quel che ci serve, ottimo lavoro». Considerato il recupero dal fondo, i sorpassi, il pieno di carburante e l'impegno superiore sulle gomme, è fisiologica la replica: «Sto iniziando a perdere aderenza al posteriore»

Un giro prima del rientro ai box, Rosberg affonda il colpo e si prende la posizione. Se a Hamilton danno il passo gara da tenere e Lewis deliberatamente se ne infischia, così Rosberg al giro 22: «Quanto devo spingere adesso?».  

«Dobbiamo provare a guadagnare spazio su chi è dietro». 

Indicazioni generiche, che non soddisfano Nico: «Questo non mi dice niente!»

Al giro 25 nel box Ferrari si ragiona con Vettel sulla durata dello stint. Sebastian interroga Riccardo Adami, sollevando la necessità di non rientrare dietro altre macchine e in aria sporca. «C'è la minaccia di Verstappen su una sola sosta, al momento abbiamo bisogno di allungare lo stint», lo informa l'ingegnere di pista. «Sì ma se entrambe le due macchine davanti fanno lo stesso, non avremo possibilità di passarli e finiremmo sesti», replica Seb. «Copy, lo so». Il vantaggio delle supersoft nel finale sarà tale da consentire la rimonta. 

Scenario che in Mercedes avevano già letto e comunicato a Hamilton: «Vettel va su una sola sosta?»

«Non crediamo, ma potrebbe essere un pericolo nel finale di gara con le supersoft».  

Attento a leggere la corsa in prospettiva, Nico Rosberg. Giro 28: «Come si mette la mia gara?»

«La seconda posizione è al sicuro al momento, Nico». 

«Buono a sapersi».

Molto più interessante è il colloquio al giro 45. Hamilton rallenta sempre più il passo, Vettel e Verstappen si avvicinano. Rosberg: «Questo è un passo davvero lento, è veloce nel primo settore, per me è difficile... Forse potremmo cambiarci posizione e se alla fine è ancora secondo gliela restituisco, so che è una richiesta molto stupida, ma al momento è davvero lento»

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Difende la propria gestione gara a oltranza Hamilton. Anche di fronte all'istruzione del giro 52, da Paddy Lowe: «Lewis, sono Paddy. Devi aumentare il ritmo per vincere la gara, è un'istruzione». «Sono al comando attualmente, senza difficoltà», replica Lewis. 

Ma la chiusura dei team radio da Abu Dhabi va ad altri attori non protagonisti. Carlos Sainz, Pascal Wehrlein e Esteban Ocon. Toro Rosso protagonista di un week end da dimenticare a Yas Marina, concluso con due ritiri, quello di Sainz per il guasto al cambio dopo il tamponamento di Palmer

«Hai dei danni?», chiedono dal box. «Questo Palmer è davvero intelligente...», replica Carlos.  

«Sì, ha avuto un bloccaggio e ti ha tamponato, non pensarci, è dovuto rientrare ai box e adesso è dietro». 

«Il cambio non funziona, devo ritirarmi. Provo a portare la macchina al box. Poteva essere una buona gara ma c'è gente stupida come Grosjean o Palmer che complicano tutto. Buon lavoro quest'anno comunque»

Hanno perso la decima posizione nel Costruttori per il risultato della Sauber a Interlagos. L'ultima gara dell'accoppiata Wehrlein-Ocon si chiude con un duello per la 13ma posizione e per l'onore, vista la promozione di Ocon in Force India. «Deve darmi la posizione, mi ha portato nella via di fuga», sbotta Wehrlein dopo la staccata finita con un lungo al termine del dritto da DRS. Il team non interviene per accontentare Pascal e Ocon replica: «Fatto bene ragazzi, è un idiota»

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