Formula 1 i numeri del 2016: Red Bull record di sorpassi

Formula 1 i numeri del 2016: Red Bull record di sorpassi© sutton-images.com

Verstappen record di sorpassi, Vettel il pilota che ne ha subiti di meno. Alonso maestro di posizioni recuperate in partenza.

Presente in

Fabiano Polimeni

13.12.2016 09:24

La travolgente "irruzione" di Max Verstappen, il primo titolo di Rosberg, le aspettative deluse da parte della Ferrari, le nuove leve che si sono affacciate sul palco del mondiale. Il mondiale di Formula 1 andato in archivio può rileggersi da tante angolazioni, anche attraverso i dati statistici. Quelli della stagione più lunga di sempre, 21 gare, l'ultima prima di una rivoluzione tecnica che passerà anzitutto dalle gomme. Ed è la Pirelli a riassumere in cifre cos'è stato il campionato 2016. 

Assicurare la fornitura di gomme ai team significa produrre uno sforzo che vale 42.792 pneumatici forniti, di cui 38.112 destinati ai week end di gara. Quelli realmente utilizzati sono stati 15.652, suddivisi tra gomme slick (13.844 unità) e da bagnato (1.808). Pirelli ha operato a cavallo di due grandi novità regolamentari: l'obbligo di fornire una terza mescola a ogni gran premio e lo sviluppo delle gomme 2017, più larghe del 25% e con 24 giornate di test dedicate, nelle quali sono stati testati 96 prototipi da 11 piloti. 2.613 giri completati, ovvero, un totale di 12.148 chilometri per definire il prodotto che vedremo tra pochi mesi sui campi di gara. Cambierà l'approccio tecnico, dalle gomme progettate per offrire un degrado elevato si andrà verso pneumatici che privilegeranno consistenza e durata. Chi si è sobbarcato la mole di lavoro più intensa, perlomeno in termini di chilometri percorsi, è stato Pascal Wehrlein: 3.248 km con la Mercedes 2015 modificata, contro gli appena 50 km di Lewis Hamilton ad Abu Dhabi. 

Sul fronte delle gomme, il mondiale 2016 ha portato i piloti a percorrere complessivamente 384.705 chilometri con le 7 mescole della gamma Pirelli - 5 da asciutto e 2 da bagnato - ai quali sommare i chilometri con le gomme prototipo. In gara, 21 gran premi si traducono in 123.534 km effettivamente completati dalle coperture. Ogni pneumatico è stato riciclato dopo l'impiego in pista. Chi ha usato maggiormente ciascuna mescola? La particolare classifica vede Ricciardo primeggiare nell'impiego di gomme dure, con le quali ha percorso 759 km, Bottas con le medie ha coperto 3.597 km, Sergio Perez ha sfruttato le morbide per 6.566 km, ancora Bottas recordman nell'utilizzo delle supermorbide (4.598 km), proseguendo con Rosberg e i suoi 2.052 km sulle ultrasoft. Guardando alle due alternative da bagnato, Button stacca 444 km con le intermedie, Hamilton 523 km con le full wet.

Per la prima volta dall'inizio della serie storica, dal 1983, la Red Bull ha realizzato il record di sorpassi da parte di un team in una stagione: 136 manovre compiute da Ricciardo (61), Verstappen (60) e Kvyat (15). L'olandese è risultato il pilota che ha effettuato il maggior numero di azioni, 78 sorpassi tra Toro Rosso e Red Bull. La gara più prolifica sotto questo punto di vista è stata quella di Interlagos, nella quale si sono contati 64 sorpassi, mentre in Ungheria appena 10. In media, 41,2 sorpassi a gran premio, per complessivi 866 sorpassi. Da notare che nella statistica Pirelli non vengono considerati i cambi di posizione al primo giro, né i doppiaggi né le manovre frutto di gravi problemi meccanici.

"Maestro" delle posizioni recuperate in partenza, Fernando Alonso: 41. Un record riesce a portarlo a casa anche Sebastian Vettel, a chiusura di una stagione certo non da incorniciare: è stato superato in pista solo una volta, da Verstappen in Brasile. Persino Hamilton e Rosberg hanno subito più sorpassi, rispettivamente 3 e 4. Lewis che ha messo a segno il maggior numero di sorpassi in un singolo gran premio: 18 in Cina, quando fu costretto a partire dal fondo della griglia per i problemi avuti in qualifica. E' stato anche il pilota a percorrere più giri in testa nel 2016: 566 tornate davanti a tutti in gara. 

Nel 2016 abbiamo assistito in media a 2,01 pit-stop per pilota a ogni gara, 44,4 cambi gomme a gran premio. Agli estremi, i 66 pit-stop effettuati in Cina e gli appena 26 pit in Russia. In totale, 933 fermate ai box, tra cambi gomme, drive-through (4) e stop&go (1). 

Passando ai dati statistici legati ai singoli gran premi, la gara più lunga dell'anno è stata quella di Interlagos: 3 ore 1 minuto 1 secondo e 335 millesimi per arrivare alla bandiera a scacchi, tra interruzioni varie e fasi dietro safety car. Monza si conferma ancora la gara più rapida, solo un'ora 17 minuti 28 secondi e 89 millesimi per chiudere i giochi, a 237,5 km di media oraria, valore più elevato dell'anno, contro i 159,9 km/h di Rosberg a Singapore, estremo opposto. Bottas a Città del Messico ha riscritto il record di velocità massima in gara, con 372,5 km/h.

Ultima nota, le temperature massime e minime dell'asfalto riscontrate sui 21 appuntamenti: in gara si sono toccati i 59° C in Malesia - 61° C nel corso del week end - contro gli appena 15° C in Canada - 13° C tra venerdì e sabato in Messico. 


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi