Formula 1, Wehrlein o Bottas? Berger sceglie Pascal

Formula 1, Wehrlein o Bottas? Berger sceglie Pascal© sutton-images.com

L'austriaco riconosce sarebbe una scelta rischiosa, Bottas tuttavia non lo ha convinto del tutto nel confronto con Massa

Fabiano Polimeni

13.01.2017 12:43

Gerhard Berger è l'uomo che ha trattato con Mercedes il rinnovo di contratto di Nico Rosberg, lasciandolo libero di dedicare ogni attenzione alla lotta per il mondiale. Un biennale firmato la scorsa estate, poi finito nel cestino a seguito della decisione del campione del mondo di ritirarsi. L'austriaco ha faticato non poco a credere al messaggio ricevuto dopo Abu Dhabi, col quale Nico ha comunicato la scelta di fermarsi. Assicura non sarebbe stato in grado di fare altrettanto nella medesima situazione: «Con la macchina migliore, un bel contratto, alla sua età e in salute: non avrei mai lasciato».

Da un tedesco all'altro, da Rosberg a Wehrlein. La successione logica dovrebbe essere questa, secondo l'ex pilota austriaco. E rilancia le considerazioni già fatte a suo tempo da Helmut Marko: se hai un programma giovani in essere, che senso ha non scommettere sui piloti in erba quando si presenta l'occasione? La scelta Mercedes è destinata a cadere su Valtteri Bottas, sul quale Berger evidenzia un dato inequivocabile: «Bottas è veloce, è un buon uomo squadra, un bravo ragazzo e si è guadagnato l'occasione per dimostrare il suo valore. Da un'altra prospettiva, non ha svettato su Massa a tal punto da dire: è l'uomo giusto»

Nel 2016 ha conquistato 85 punti contro i 53 di Massa, molto più equilibrato è stato il confronto nel 2015, con una Williams più competitiva: 136 punti contro 121. «Io avrei scelto Wehrlein per evidenziare il mio programma. Quanto possa essere competitivo Wehrlein si saprà solo quando sarà su una macchina al vertice. E' sicuramente un rischio rispetto a Bottas, forse la soluzione più intelligente non è sempre la più ovvia e giusta». 

Wehrlein che, ricordiamo, ha un bagaglio d'esperienza con le gomme Pirelli larghe sconosciuto ad altri piloti titolari, vista la mole di lavoro che si è sobbarcato nel corso delle giornate di test a disposizione del gommista, oltrepassando i 3.000 km al volante. A suo modo un patrimonio di informazioni già incamerato da Pascal.

In prospettiva futura, inoltre, la scelta Mercedes sul pilota da affiancare a Hamilton non può prescindere da un mercato piloti 2018 molto dinamico, vista la disponibilità di gente come Vettel e Alonso, per citare due nomi. «Devono pensare ai propri piloti per il futuro prossimo, visto che il contratto di Hamilton scadrà. Adesso a Mercedes serve una soluzione ad interim. La cosa più importante è trovare un secondo pilota che metta pressione a Hamilton quanto basta per non farlo addormentare. Può anche accadere che, senza Nico, Lewis trovi la serenità di cui ha bisogno. Nel 2017 sarà ancora il team di riferimento», ha proseguito Berger nell'intervista ad Auto Motor und Sport.


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