Minardi: "Giovinazzi merita da tempo la Formula 1"

Minardi: "Giovinazzi merita da tempo la Formula 1"©  sutton-images.com

Gian Carlo Minardi, fondatore del team di F1 e supervisore federale Aci Csai, commenta la situazione del giovane talento italiano: "A miei tempi avrebbe già debuttato ma sono contento che la Ferrari si interessi ai giovani" 

M. Donnini e F. Colla

13.01.2017 16:10

Gian Carlo Minardi non è uomo bisognoso di presentazioni. Nemmeno al di fuori del vasto mondo del motorsport. Durante i due decenni in cui ha gestito il suo team, con base a Faenza e sulle cui fondamenta è sorta al scuderia Toro Rosso, Minardi ha portato in Formula 1 buona parte dei piloti italiani approdati nel Circus tra l’85 e il 2005, partendo da Martini e proseguendo con Trulli e Fisichella. Un talent scout eccezionale, un occhio di falco capace di scovare Fernando Alonso e Mark Webber nella selva dei campionati minori. Dando loro la possibilità di debuttare nel Circus spianando la strada a carriere scolpite nella pietra. 

L’attenzione nei confronti dei giovani non è mai venuta meno e all’attività di management Gian Carlo aggiunge il ruolo di Supervisore della Scuola Federale ACI CSAi. Oltre a quello di fine conoscitore della Formula 1, commentando puntualmente ogni gran premio dalle pagine del suo blog. L’imminente stagione di F1, rivoluzionata nella forma e nella sostanza, sta per iniziare. Ancora una volta, a meno di clamorose inversioni di rotta, orfana di piloti italiani in griglia.

Molti avrebbero sperato in un sedile per Antonio Giovinazzi, vicecampione della GP2 recentemente ingaggiato dalla Scuderia Ferrari nel ruolo di terza guida. Tra i fan eccellenti del talentuoso pugliese c’è anche Minardi: “Giovinazzi non è semplicemente uno che potrebbe essere bravo in Formula 1 – ha commentato al nostro Mario Donnini che ha intervistato Giovinazzi sul numero di Autosprint in edicola- Merita già la F1 e da tempo ha tutte quelle capacità che permettono a un pilota di ben figurare massima formula”.

Ma nonostante il gioco delle sedie, anzi dei sedili, innescatosi dal ritiro di Rosberg, Bon Giovi non riuscirà a trovare lo spazio che merita. La ormai certa esclusione di Wehrlein dal team Mercedes e conseguente passaggio alla Sauber fa svanire le possibilità di Giovinazzi: La buona notizia – prosegue Minardi – è l’essere stato ingaggiato dalla Ferrari, quella meno bella è che non ha alcuna garanzia di percorrere chilometri in gara. Uno così quando c’era il mio team avrebbe senz’altro già debuttato e incamerato esperienze preziosissime in vista di futuri e più competitivi sviluppi della sua carriera. Ma quanto pare in questo momento un team non c’è un team minore in grado dare queste opportunità, o se c’è non ha posti liberi”

Il principale impegno di Giovinazzi con la Scuderia sarà macinare chilometri al simulatore che “può rivelarsi comunque esperienza utile. Bisogna sempre vedere quali sono i reali obiettivi di una carriera”. Piuttosto che niente è meglio piuttosto, dice il saggio: “In ogni caso credo profondamente in Giovi – conclude Giancarlo - e gli faccio miglior auguri. Sono contento che la Ferrari si interessi in modo fattivo a pilota italiano. Questa è la cosa più bella”. 

 


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