Test Formula 1, le monoposto 2017 sono veramente veloci

Test Formula 1, le monoposto 2017 sono veramente veloci©  sutton-images.com

Breve confronto tra i tempi dei test al Montmelò. Nel secondo giorno Raikkonen ha girato in 1:20.960 con le soft. Hamilton nel 2016 ha centrato la pole sulla stessa pista con 1:22.000

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Francesco Colla

01.03.2017 10:46

Lo scorso 14 maggio Lewis Hamilton aveva firmato la pole al Montmelò, stampando un tondo 1:22.000 e precedendo di 280 millesimi l’ex compagno di squadra Nico Rosberg. I due piloti Mercedes, protagonisti di una gara suicida, non sarebbero arrivati al traguardo, con Max Verstappen libero di sbriciolare ogni record di precocità.

Il giro più veloce venne però messo a segno dall’acerrimo nemico dell’olandese, il russo Daniil Kvyat, all’esordio con la Toro Rosso ereditata proprio da Verstappen: 1:26.948, a una velocità media di 192.735 km/h. Il secondo miglior crono venne invece realizzato dal ferrarista Sebastian Vettel: 1:27.974. Il record della pista, appartiene invece all’altro ferrarista, Kimi Raikkonen, che nel 2008 chiuse con uno spettacolare 1:21.670, dopo essere partito dalla pole in virtù di un altrettanto esaltante 1:20.701. 

E ieri, durante il secondo giorno di test pre-stagionali, proprio Iceman è stato il più veloce al volante della nuova SF70H, con un crono di 1:20.960. Ottenuto con gomme soft. Nei test invernali 2016 era stato sempre lui, Raikkonen, il protagonista, concludendo la otto giorni catalana con un crono di 1:22.765.

Numeri che si commentano da soli: le nuove monoposto sono effettivamente molto, molto veloci. Sia che si tratti della Ferrari a passo corto, che delle Mercedes W08 a passo lungo (tema approfondito sul numero di Autosprint in edicola dal 28 febbraio), la più veloce del mazzo durante il primo giorno di test. E nonostante le nuove gomme, a parità di mescola, siano molto più dure. 

Le valutazioni invernali prevedevano che la nuove macchine saranno di circa 4” al giro rispetto alle vetture dell'anno passato. Grazie, soprattutto, alla maggiore deportanza aerodinamica derivata dal fondo largo che permette di raggiungere una maggiore velocità in curva. Quanto stiamo vedendo in questi giorni a Barcellona sembra rafforzare le previsioni, a maggior ragione se consideriamo che si tratta di vetture ancora in fase evolutiva. Se ciò andrà a vantaggio dell’agognato spettacolo, rimane però tutto da vedere. Lo stesso Lewis Hamilton ne ha fatto cenno al termine della seconda giornata, commentando le qualità degli inediti gommoni: "Al momento sono così dure che non decadono e continuano ad andare stabili. Molto probabilmente avremo più gare con una singola sosta essendoci meno degrado e ci saranno meno sorpassi". 

 


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