Test Formula 1, Alonso: "Il pilota conta ancora meno"

Alle prese con i problemi Honda, lo spagnolo spiega perché ci sia poco da inventare per sopperire al deficit di potenza che, nel 2017, inciderà ancor di più

Fabiano Polimeni

01.03.2017 17:53

Un evento da celebrare, i 72 giri percorsi oggi da Fernando Alonso. I problemi alla power unit Honda hanno creato profondo imbarazzo nel box McLaren, un film già visto e che ha da tempo stancato. La power unit che girerà a Melbourne andrà in pista nel corso della seconda sessione di test e l'augurio è che per allora in Honda abbiano perlomeno capito a fondo le ragioni delle defaillance sofferte martedì. 

Dai giri effettuati, l'idea di Fernando è che il 2017 sarà un campionato in cui il fattore umano resterà marginale. Poco spazio per fare la differenza, la prestazione sarà ancor più condizionata dagli elementi tecnici. «L'importanza del fattore pilota di cui parliamo a volte, credo che con la tecnologia e i pacchetti aerodinamici che abbiamo adesso, con le power unit che abbiamo, il pilota sia ancora meno importante», ha commentato.

La preparazione fisica più o meno adeguata è un dettaglio che di riflesso può condizionare la performance, ma i margini per contribuire con la propria tecnica di guida secondo Alonso restano limitati: «Serve una potenza enorme con questi valori di carico e drag, hai bisogno di un buon recupero d'energia e successivo sviluppo perché i rettilinei sono un po' più lunghi di un anno fa. Alcune curve spariranno, saranno in pieno, così si allungheranno i rettilinei.

Quindi, se ti mancavano 20 cavalli lo scorso anno e perdevi 2 o 3 decimi, quest'anno potresti perdere mezzo secondo. Credo che l'importanza di alcuni aspetti tecnici della macchina sia ancor più grande quest'anno, il pilota può compiere miracoli fino a un certo punto, non può fare di più». Parole la cui interpretazione non è difficile, così come il destinatario cui sono rivolte.

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Quanto alle gomme Pirelli, la maggior consistenza è quel che cercavano i piloti, tutti indistintamente a sottolineare quanto più dure siano le specifiche 2017, due step di differenza secondo Palmer. Alonso ammette che «nel modo di spingere e poter esprimere il tuo stile di guida sì, permettono un po' di più delle precedenti macchine con le quali eri limitato a guidare al risparmio. Certe volte più lento andavi migliori erano i tempi che ottenevi, perché conservavi le gomme o massimizzavi lo stint. Quest'anno sembra che puoi spingere un po' di più e usare il tuo stile di guida per migliorare il tempo».


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