Formula 1, i maxi freni Brembo alla prova di Albert Park

Formula 1, i maxi freni Brembo alla prova di Albert Park

La rivoluzione tecnica ha implicato un incremento dei sistemi frenanti delle monoposto: i piloti saranno sottoposti a decelerazioni anche di 6G

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Francesco Colla

21.03.2017 15:08

La Formula 1 del prossimo futuro è finalmente pronta a scendere in pista sui 5,303 km del circuito di Albert Park, primo vero banco di prova per le nuove monoposto. E se negli ultimi mesi si è parlato delle gommone Pirelli, vistose appendici della rivoluzione tecnica, è tempo di dare uno sguardo anche agli inediti freni Brembo

L’azienda bergamasca, è stata chiamata a una nuova sfida tecnica e se nel 2014 l’aumento della potenza delle power unit e l’aumento del peso minimo ebbero ripercussioni importanti sugli impianti frenanti (e all’introduzione del sistema Brake By Wire), i cambiamenti 2017 hanno portato a un’ulteriore evoluzione. 

Le incrementate performance delle vetture, già dimostrate dai tempi ottenuti nei test invernali, e le gomme più larghe hanno imposto maggiori coppie frenanti e una riprogettazione degli elementi che le compongono a partire dalle pinze freno, che devono adattarsi allo spessore maggiorato dei dischi in carbonio, passato da 28mm, agli attuali 32mm, per arrivare ai componenti del Brake by Wire.

Il maggior spessore ha consentito di passare da 1200 a 1400 fori di ventilazione per disco, per smaltire in modo più efficiente temperature che possono superare i 1000°. Inoltre, grazie al lavoro in sinergia con i team (per cui sono state sviluppate soluzioni su misura), alle simulazioni e ai test sui banchi dinamici, gli ingegneri hanno potuto stimare un aumento della coppia frenante intorno al 25%, che potrà portare le frenate fino ad oltre 6G di decelerazione. Il numero dei G rappresenta l’accelerazione che moltiplicata per la massa del pilota, dà come risultante la forza a cui esso è sottoposto. Così, per esempio, con una decelerazione di 4g (quattro volte quella di gravità) il pilota prova su se stesso una forza peso quadrupla rispetto a quella che sente da fermo. Per fare un esempio su una Bugatti Veyron che decelera da 100 a 0 in 2”3 si applica sul guidatore una decelerazione di 1.3 G. 

Nonostante le sollecitazioni estreme cui saranno sottoposti, Brembo assicura che i nuovi dischi potranno percorrere una distanza di 800 km in condizioni ottimali e ogni team rifornito dall’azienda riceverà da 140 a 240 dischi, fino a 480 pastiglie e 10 set di pinze in alluminio litio, la cui produzione richiede un lavoro di 14 ore per ciascun pezzo. 

Il GP d’Australia è un banco test eccellente per i nuovi freni: Albert Park rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi e in una scala da 1 a 10 i tecnici Brembo lo valutano con un indice di difficoltà di 7, con la curva Brabham (la prima) che impone ai piloti una delle staccate più violente dell’intero Mondiale. 

 


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