Formula 1 Australia, Ricciardo: "Ferrari può togliere punti a Mercedes"

Formula 1 Australia, Ricciardo: "Ferrari può togliere punti a Mercedes"© sutton-images.com
Daniel esamina gli aspetti positivi di una lotta a più voci al vertice. Red Bull sarà della partita e guarda alla Rossa per un immediato sgambetto a Hamilton, che terrebbe il campionato aperto

Fabiano Polimeni

23.03.2017 12:45

Sul podio del Gran Premio d'Australia è salito nel 2014, salvo vederselo poi cancellato dalla decisione dei commissari per l'irregolarità registrata sul flussometro. Daniel Ricciardo guarda alla gara di casa come il naturale  esiderio di ogni pilota: vincere ed essere profeta in patria. Difficile immaginare si possa realizzare già domenica, «proverò a vincere, ci proverò. Sarebbe bello. Qualsiasi pilota direbbe la gara di casa se potesse scegliere dove ottenere l'unica vittoria. Non la vivo come un peso sulle mie spalle, è una motivazione extra, in una settimana molto impegnativa e stancante, ma è bello vedere tante persone che mi supportano».

Alle parole della conferenza stampa vanno sommate le analisi della vigilia, il divario inferiore ai 5 decimi dai primi, Mercedes e Ferrari. La "speranza" che per tenere il mondiale incerto e aperto a lungo, proprio sulla Rossa si può confidare, oggi, in attesa arrivi anche la RB13: «La Ferrari ha mostrato una buona velocità nei test, se riusciranno a rubare dei punti renderà il campionato più aperto in prospettiva futura».

Da un concerto a più voci, anziché il monologo grigio Mercedes a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, Daniel è convinto ne traggano beneficio tutti. E' così, riporterebbe interesse sullo sport: «Credo per tutti sia un po' come quando dominava la Red Bull alcuni anni fa. Tutti vogliono veder vincere qualcun altro. E' naturale, alla gente piace il cambiamento. E anche noi piloti, che non siamo su una Mercedes, vogliamo assistere a un cambiamento.

Avere più macchine in lotta per la vittoria rende ogni cosa più emozionante. Lascerò rispondere Lewis, ma credo che se vince una gara contro quattro di noi o solo contro il suo compagno di squadra, sia maggiore anche la gratificazione».

Tra compagni di squadra, il confronto con Verstappen è una sfida che, se vinta, darebbe non poco lustro alla carriera di Ricciardo: «Speriamo di lottare per le vittorie e avremo battaglie dure tra noi. E' veloce, ovviamente, è al terzo anno e non è più un rookie, entrambi portiamo esperienza. La squadra e tutti sono impazienti di scoprire come andremo. Iniziano a montare un po' la cosa, speriamo sia perché saremo davanti, è quel che vogliamo entrambi». L'attesa di un confronto serrato, stile Malesia 2016, sarebbe uno spot per l'intera Formula 1, e Daniel non ha mancato di ribadire quanto sia favorevole al nuovo approccio della direzione gara, rivolto a lasciare i piloti con maggior libertà di lotta in pista: «L'aspetto positivo è che ci saranno minori decisioni prese in pista. Sarà positivo lasciar risolvere le cose a noi piloti, mi piace poter gareggiare».

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Ultimo Ricciardo-pensiero del giovedì sul calendario. Venti gran premi quest'anno, immaginare un numero maggiore di appuntamenti è difficile, tanto più con gli spostamenti che toccano ogni angolo del globo. L'idea di disputare più gare? «Mi piace correre. Se volesse dire niente test, niente di tutto il resto e solo gare, forse. Passiamo più giorni davanti a una telecamera e altro che dietro al volante. Dipende come si strutturano più gare. La Nascar ne corre 36 o qualcosa del genere, tante ma viaggiano di meno perché sono solo negli USA».

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