Giovinazzi, il secondo errore non si scorda mai

Il pilota Sauber va a sbattere anche in gara dopo pochi giri in un punto della pista insidioso. "Ho chiesto troppo alle gomme e troppo presto"

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Francesco Colla

09.04.2017 11:41

Antonio Giovinazzi era visibilmente abbattuto in seguito al prematuro termine della sua seconda gara in Formula 1. La terza guida Ferrari, a Shanghai per sostituire Wehrlein, aveva sbattuto al termine delle Q1 all’uscita dell’ultima curva, replicando oggi in gara dopo soli 4 giri. 

A una settimana dalla santa Pasqua (e dal Bahrain) sarebbe comunque ingiusto mettere sulla croce il pugliese. Se le pozzanghere di Shanghai lo scorso anno avevano fregato proprio Wehrlein, oggi anche un pilota esperto come Valtteri Bottas ha commesso un errore finendo nel pantano. E a parziale discolpa di Giovinazzi è anche utile sottolineare che il suo allargamento eccessivo è stato causato da una traiettoria anomala di Ericsson, arrivato troppo lungo alla trappola cinese, ossia l'ultima curva del tracciato. Giovi ha provato a raddrizzarsi in piena accelerazione nella zona di asfalto bagnato sotto al ponte del rettilineo e a quel punto ha perso il controllo. Comprensibile, considerando che aveva da poco montato gomme slick sulla sua C36, subito raffreddatesi a causa della virtual safety car imposta dopo l’uscita di Stroll.  

Giovinazzi ha umilmente chiesto scusa al team: “Il primo errore è stato chiedere troppo alle gomme slick troppo presto, la pista non era in buone condizioni e c’era molto aquaplaning. Ho imparato tanto questo weekend e ho capito che anche dopo tanto lavoro e sacrifici basta un attimo per perdere tutto. Cercherò di lasciarmelo alle spalle e imparare per la prossima volta. Mi spiace per il team che ha lavorato tutta la notte per riparare la macchina e chiedo scusa a tutti”. Ora rimaniamo in attesa di sapere se Antonio avrà la possibilità di riscattarsi in Bahrain tra una settimana. 

 


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