Formula 1 Spagna, Wolff: "Tanto lavoro da fare per tornare i più forti"

Formula 1 Spagna, Wolff: "Tanto lavoro da fare per tornare i più forti"© sutton-images.com
Mercedes guarda al week end di Barcellona dalla prospettiva di "inseguitrice". Hamilton da ritrovare, la W08 da far crescere e una pista che non mente

Fabiano Polimeni

08.05.2017 13:58

Barcellona per Mercedes riveste molteplici significati. Il più attuale vede il Gran Premio di Spagna come l'occasione per alzare l'asticella delle prestazioni, provare a riguadagnare un ruolo di manifesta superiorità oggi assente. Niki Lauda ha posto la questione in termini molto semplici: Ferrari migliorerà ancora, farà un passo avanti, Mercedes dovrà compierne due. In un confronto così ristretto non solo la differenza si potrà fare sui particolari più marginali, ma sarà fondamentale indovinare il percorso di sviluppo del progetto per rilanciarlo da qui ad Abu Dhabi.

"Il sentimento prevalente è che ci sia tanto lavoro da fare per tornare i più forti, con una macchina capace di esprimersi in modo consistente a ogni week end di gara. Sento che ci stiamo muovendo nella giusta direzione ma dobbiamo lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per centrare gli obiettivi assoluti", commenta Toto Wolff, proiettandosi al prossimo appuntamento.

Un anno fa non andò come sperato il GP di Spagna. E sotto gli occhi di Dieter Zetsche, costretto ad assistere a un uno-due impensabile: Hamilton-Rosberg fuori dopo quattro curve. Serve cancellare quel ricordo con un'altra doppietta, oggi più difficile che mai, perché si è reduci da un Gran Premio di Russia che ha premiato un Valtteri Bottas in stato di grazia e restituito un Lewis Hamilton irriconoscibile. "Ci aspettavamo che Valtteri migliorasse gara dopo gara e innalzasse le proprie prestazioni e lo ha dimostrato. Ha gestito bene i momenti difficili con il suo approccio calmo e non si è lasciato trasportare dal successo. 

L'altro lato della medaglia ha visto Lewis vivere un week end difficile sia in qualifica che in gara, da allora abbiamo trascorso il nostro tempo a sezionare quanto accaduto per capire come mai non siamo riusciti a mettere la macchina nella giusta finestra in modo che potesse sentirsi a proprio agio. Non esistono "pallottole d'argento" che permettano di capire, solo tanto duro lavoro e attenzione al dettaglio. Dobbiamo dargli gli strumenti di cui ha bisogno per fare il suo lavoro nelle prossime gare, sarà il nostro grande obiettivo".

Il Montmelo nel 2016 portò alla ribalta, in tutto il suo potenziale negativo, il concetto di "finestra di funzionamento". La Ferrari in crisi tra un'eliminatoria e l'altra di qualifica, scostamenti di pochi gradi di temperatura sufficienti a stravolgere il rendimento della monoposto. Oggi sono problematiche che disturbano il sonno Mercedes. Il banco di prova non potrebbe essere più impegnativo, per il disegno del circuito, a scaricare elevati valori di energia sulle gomme e per le caratteristiche dell'asfalto: "Barcellona sarà un appuntamento interessante, considerato come i nostri test invernali non siano stati spettacolari. E' una pista molto diversa da Sochi e correremo con gomme più dure. Affrontiamo la stagione una gara alla volta e se lavoreremo al meglio da venerdì in poi, saremo pronti per vincere e lottare con la Ferrari".

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La sfida è a due attori protagonisti e visto il divario su Red Bull, chiamata a un recupero dalle proporzioni titaniche - tanto più alla luce di una probabile ulteriore fuga in avanti di Ferrari e Mercedes -. La sensazione è che nel breve periodo continuerà a essere un confronto a due. "La battaglia tra scuderie è in una situazione del tutto diversa da quella vista negli ultimi tre anni. Devi adattarti alla sfida ed è quel che stiamo facendo, giocando a essere cacciatori e al tempo stesso essendo preda. Al momento ci sono due top team in lotta per entrambi i campionati, mi aspetto che Red Bull si unisca al club".


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