Formula 1 Spagna, il sabato da infarto di Vettel

Una mattina tormentata, una Q1 da attacco cardiaco poi il 2° tempo alle spalle di Hamilton: emozioni forti al GP di Barcellona per il pilota Ferrari

Francesco Colla

13.05.2017 18:39

Un venerdì così così, un sabato mattina da dimenticare poi una qualifica splendida anticipata da un Q1 da infarto. Se andiamo avanti così Sebastian Vettel dovrà farsi controllare da un cardiologo, che il GP di Spagna gli sta riservando emozioni a dir poco forti

Infatti durante la terza sessione di libere la SF70H di Seb, in procinto di tornare in pista, è stata riportata ai box per verificare un’anomalia rilevata dai sistemi telemetrici. Gli uomini Ferrari si sono così messi al lavoro sulla power unit, sostituendo motore, Mgu-h e turbo (qui il "giallo" delle sostituzioni dei motori di Vettel).

Seb, sceso in pista per le Q3 ha esordito ringraziando via radio i suoi, reduci da due ore di superlavoro. Non appena pronunciata l’ultima parola, con un tempismo da film d’azione, l’ing. Adami ha chiesto al pilota di fermarsi, ghiacciando il sangue a Seb nonostante il caldo di Barcellona. Attimi strazianti, ma tutto è andato per il meglio. Non trovandosi in un prossimità di un punto d’uscita Vettel ha proseguito ed è stata una fortuna. Si trattava di un falso allarme del software e il temporeggiare del pilota ha consentito agli ingegneri di verificare.

Seb è così potuto rimanere in pista, centrando la prima fila a 51 millesimi da Hamilton. Avrebbe potuto anche strappare la pole al britannico, se la sua Gina non trovasse così indigeste le sette curve del terzo settore, così congeniali, invece alla W08 di Hamilton. Comunque sia è stata una giornata conclusasi nel migliore dei modi, viste le premesse e Seb ringrazia nuovamente i suoi: “Non so cos’abbiano fatto i meccanici ma è stato un gran lavoro. Voglio ringraziare tutto il team. Questa mattina non eravamo in grado di fare quello che volevamo”.

Ma gli uomini in rosso sono riusciti ancora una volta a ribaltare la situazione, sistemando la Gina e dando una macchina competitva a Seb quando conta: “Alla fine avremmo anche potuto centrare la pole ma ho mancato il cordolo nella chicane. Ero in leggero ritardo e ho perso un po’ di tempo. Tuttavia portare la macchina in prima fila è un grande successo”.

In gara Seb dovrà fare l’esatto contrario di quanto accaduto in Russia, ossia scattare bene e passare Hamilton prima della curva 1: “Domani col passo gara andrà bene e una buona partenza sarebbe il massimo ma sono ottimista”. 

 


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