Formula 1 Montecarlo, azzardo gomme supersoft in Q2?

Mario Isola anticipa il possibile azzardo in Q2, da superare con gomma supersoft e sperare in una safety car in avvio gara per sfruttare a lungo la ultrasoft

Fabiano Polimeni

26.05.2017 14:01

Due turni di prove libere a Montecarlo hanno confermato le previsioni della vigilia quanto a possibili strategie in gara. Alternativa che, di fatto, non esiste, perché l'unica sosta era e resta la candidata favorita domenica. Degrado inesistente sul fondo riasfaltato in più punti del Principato, che sabato mattina si presenterà in condizioni diverse quelle saggiate ieri: le qualifiche e gara-1 di Formula 2, oltre alla riapertura al traffico, proporranno livelli di aderenza diversi dall'evoluzione naturale che si apprezza su altre piste.

La gomma ultrasoft è la mescola da preferire, ovviamente sul giro singolo - che potrebbe tramutarsi in più tentativi di giro veloce - e anche in ottica gara. Eppure non tutti sono riusciti a sfruttare le gomme al meglio, alle difficoltà Mercedes, figlie di scelte d'assetto sbagliate, si somma l'assenza di aderenza sofferta da Hulkenberg e le parole di Daniel Ricciardo, a spiegare come servano più giri per scaldare bene le coperture e lanciarsi alla ricerca del tempo. Poter contare su più giri per fare il tempo in qualifica sarà un'opzione utile qualora nel giro buono dovesse incontrarsi del traffico, possibilità tutt'altro che remota a Monaco. 

Rispetto ai valori indicati alla vigilia, Pirelli ha abbassato ulteriormente i valori di pressione minima, portandoli  da 19 psi a 17 psi per le gomme anteriori e da 18 psi a 16,5 psi per le gomme posteriori, scelta con effetti benefici sul grip meccanico. 

«Quello di Monaco è un circuito che generalmente non riserva molte sorprese: la mescola soft è stata poco utilizzata, e la maggior parte dei piloti ha optato per la ultrasoft, esattamente come ci aspettavamo. Questa mescola risulta essere forse dura per le caratteristiche di grip molto basso del circuito di Monaco: idealmente avremmo dovuto portare mescole specifiche per questa gara, addirittura più morbide rispetto alla attuale ultrasoft», ha commentato Mario Isola dopo i riscontri avuti nelle libere 1 e 2.

E non esclude la riproposizione dell'azzardo strategico in qualifica riuscito a Ricciardo nel 2016, quando fu in grado di superare la Q2 con gomme supersoft, che avrebbe dovuto utilizzare al via in gara, se non fosse arrivata la pioggia. Il divario registrato al giovedì tra supersoft e ultrasoft è di 7 decimi, in favore delle Pirelli dalla banda viola. Delta che sarà fondamentale verificare al sabato per capire quanto grande sarà l'azzardo in rapporto ai benefici di scattare in gara con le supersoft anziché la ultrasoft e dovrà leggersi anche in rapporto ai divari che separeranno i primi 10, solo 1"1 nelle libere 2. «Alcuni piloti potrebbero provare strategie diverse in qualifica e scegliere di usare la supersoft in Q2: in caso di safety car ad inizio gara questa strategia potrebbe rivelarsi decisiva», ha spiegato Isola. Scenario che porterebbe al vantaggio di correre l'intera gara, nell'eventualità di una neutralizzazione, sulla più veloce ultrasoft.

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«Abbiamo visto un degrado più o meno pari a zero, le simulazioni del passo gara nella seconda sessione sono state molto regolari, come ci aspettavamo. Il delta tra le gomme ultrasoft e supersoft probabilmente andrà a ridursi in gara. Suppongo che tutti punteranno a effettuare uno stint lungo sulle ultrasoft, vedremo, dato che la possibilità di safety car è piuttosto elevata»

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