F1 Montecarlo, Hamilton ha perso una battaglia ma non la guerra

F1 Montecarlo, Hamilton ha perso una battaglia ma non la guerra©  sutton-images.com

Il pilota Mercedes agguanta un 7° posto e 6 punti preziosi al GP di Monaco vinto da Vettel: “E’ stato un weekend terribile”

Francesco Colla

28.05.2017 18:37

Escludendo la vicendevole eliminazione tra Hamilton e Rosberg del GP di Spagna dello scorso anno, è necessario tornare a Singapore 2015 per trovare un podio orfano di piloti Mercedes, così come accaduto oggi a Montecarlo. Bottas ha tagliato il traguardo al 4° posto fregato da un rapace Ricciardo e Lewis Hamilton 7° alle spalle di Sainz.

Probabilmente non vedeva l’ora che finisse questo weekend maledetto, il tre volte campione del mondo. Se il GP di Monaco 2016 era stato la sua resurrezione, quest’anno nel Principato per lui è andato tutto storto. Partito dal 13° posto in griglia in seguito a una qualifica tanto sfortunata quanto disastrosa, Hamilton ha scelto la strategia migliore su un tracciato dove sorpassare è praticamente impossibile: si è seduto sulla riva del fiume attendendo che i cadaveri degli avversari. Che hanno puntualmente iniziato a scivolare uno dopo l’altro, consentendo a Hamilton di portare a casa 6 punti. Un’inezia per uno come lui, ma sufficienti per contenere un possibile disastro. 

E’ stato un fine settimana terribile – ha ammesso Hamilton mentre Vettel festeggiava sul podio -. E’ molto insolito che io abbia un weekend così negativo a Montecarlo. Sono arrivato alla gara giù di morale”.

Comunque sia il bicchiere non è totalmente vuoto: “Sono molto, molto felice di essere stato in grado di lottare per il settimo posto. Gli strateghi del team prima della gara mi avevano detto che il 10° posto sarebbe stato probabilmente il massimo cui ambire oggi, quindi è grandioso aver superato quell’obiettivo. Guadagnare sei punti, considerando la mia posizione in griglia dopo un sabato disastroso, è un buon risultato. Oggi era impossibile sorpassare, ho provato di tutto per passare Carlos”

Infine un monito minaccioso alle Ferrari: “Alla fine ho assicurato il team via radio che la guerra non è finita. E in Canada spingeremo duramente queste macchine rosse: sarà una lotta dura ma ci sono ancora 14 gare da correre”. 


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