Hamilton: "Ferrari ha scelto, Vettel è il numero uno"

Hamilton: "Ferrari ha scelto, Vettel è il numero uno"© sutton-images.com

Reduce da un week end da dimenticare, Lewis riconosce la superiorità Ferrari e avvisa: «Dobbiamo capire meglio la W08 e risolvere il funzionamento con le gomme ultrasoft»

Fabiano Polimeni

30.05.2017 09:27

Quasi soddisfatto della settima posizione, di aver lasciato la sua Montecarlo con un minimo bottino di punti. Il "sempre meglio di niente" è concetto che mal si ritaglia sulla figura di Lewis Hamilton, eppure è la filosofia con la quale è ripartito dal Principato. Alle difficoltà oggettive della Mercedes nel far funzionare le gomme devono legarsi quelle del pilota, a remare in qualifica al Casinò mentre Bottas tirava fuori dal cilindro il miglior giro del week end per la W08. 

«Appena risolveremo la gestione della ultrasoft ci troveremo in una posizione decisamente migliore per attaccare», promette dopo la debacle monegasca, Lewis. Le specifiche più morbide della gamma Pirelli da far lavorare nella corretta finestra operativa, con Montecarlo pista sulla quale il contributo aerodinamico cede il passo alle doti meccaniche per attivare le coperture. I passi avanti registrati a Barcellona sono apparsi evidentissimi, per regolarità della prestazione e velocità. Monaco, tra passo lungo e incapacità di mantenere nel range termico corretto le gomme, ha rappresentato un brusco passo indietro. 

Rendimento altalenante insostenibile se vorrà essere in lotta per il mondiale, perché come riconosce lo stesso Hamilton, «la Ferrari sembra funzionare ovunque, le prossime 14 gare saranno molto molto difficili. Probabilmente hanno avuto la macchina più forte per tutto l'anno, un po' come la nostra lo scorso anno, che funzionava ovunque, ma questa non fa altrettanto a ogni giro. Più gare corriamo, però, più impariamo e diventiamo forti.

Sappiamo che le Ferrari non sono blindate e potrebbero subire delle penalità, con tutti i turbo che hanno sostituito o utilizzato». Condizione necessaria perché il ritorno in partita possa avvenire è il raggiungimento di una quadratura tecnica intorno alle gomme. Per l'interazione tra coperture, asfalto e assetto, anche l'appuntamento di Baku potrebbe riservare sorprese, mitigate dalla possibilità di recupero offerte dal lunghissimo rettilineo. Poi Singapore, altra gara da cerchiare in rosso perché non diventi Rossa. 

«Sia io che i ragazzi in fabbrica spingeremo per capire del tutto la situazione, non vogliamo essere nella posizione in cui siamo. Ancora una gara come questa e saremo molto più indietro. Dobbiamo migliorare la comprensione della macchina, sarò in fabbrica questa settimana, crediamo ancora di poter vincere il titolo, 25 punti di distacco sono tanti ma un po' alla volta proveremo a recuperare», rilancia determinato Lewis.

La partita sarà con Sebastian Vettel, ovvio. Sull'episodio chiave del Gran Premio di Monaco, la permanenza in pista di Seb dopo il pit di Raikkonen e i giri veloci che sono valsi il successo, Lewis commenta: «Mi sembra chiaro che la Ferrari abbia scelto quale sia il pilota numero 1, perciò spingono per assicurarsi che Sebastian ottenga il massimo da ogni week end. La macchina in testa è difficile possa farsi scavalcare dalla seconda, a meno che il team non decida di favorire l'altra macchina», ha commentato a Sky Sports

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«Non ho parlato con il team e non ho in programma di farlo. Valtteri sta facendo un gran lavoro e non sento la necessità di dover favorire uno sull'altro. Piuttosto, è importante adesso lavorare collettivamente come squadra più che mai nella lotta per battere la Ferrari nel mondiale Costruttori. Potrebbe arrivare un momento durante l'anno che, considerate le posizioni, potrebbe essere utile (favorire Hamilton o Bottas; ndr), chissà cosa accadrà. Potrebbe anche capitare il contrario, potrei dover dare io a Valtteri un vantaggio».

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