Raikkonen: "Liberi di correre con Vettel, conosciamo le regole"

Raikkonen: "Liberi di correre con Vettel, conosciamo le regole"© sutton-images.com
Alla vigilia del Gran Premio del Canada, Kimi replica alle parole di Hamilton, secondo il quale la Ferrari avrebbe favorito Vettel a Monaco perché prima guida

Fabiano Polimeni

09.06.2017 09:46

Gli eventi e la delusione di Monaco sono alle spalle, una parentesi chiusa per Kimi Raikkonen. Analizzata in quel che non ha funzionato, cosa si sarebbe potuto far meglio. Montreal e il Gran Premio del Canada l'occasione per confermare lo stato di grazia espresso nel Principato, con una certezza: il confronto con Vettel sarà alla pari, senza status privilegiati, evocati da Lewis Hamilton al termine del Gran Premio di Monaco. 

«Non c'è nulla. In questa fase dell'anno non ha senso, perché restano tante gare da correre. Ma sarà normale nel momento in cui arriveremo a una fase del campionato in cui un pilota avrà chance di vittoria e l'altro non ne ha più. Sarà com'è sempre stato in qualsiasi team per il quale ho corso in Formula 1 e non ho problemi, si tratta di una cosa corretta. Lotteremo finché potremo e se dovremo fare qualcos'altro, allora andrà bene», ha spiegato Kimi nel giovedì di Montreal, rispondendo all'esistenza di una prima e una seconda guida in Ferrari.

I commenti di Hamilton non lo interessano: «Non so quanto sappia degli altri team. Sappiamo cosa facciamo e a volte accadono queste cose, non è insolito.

Siamo liberi di correre, come sempre. Conosciamo le regole interne, sappiamo cosa vuole il team, è semplice.  Corriamo provando sempre a battere l'altro, ci sarà sempre un pilota davanti all'altro, stavolta è andata così, capita»

Sul podio di Montecarlo non c'era nulla da festeggiare, osservando lo sviluppo della gara dal punto di vista di Raikkonen. Partenza dalla pole, gara condotta fino al pit-stop e successo sfuggito di mano. Chiedere a un pilota di mostrarsi giubilante per un secondo posto sarebbe troppo. «Se la gente ritiene che dovessi sorridere è un problema loro, sorriderò quando otterrò i risultati che aspetto da me stesso, semplice. Sarebbe stato molto più preoccupante se fossi stato contento del secondo, terzo o qualsiasi altro piazzamento».

La vittoria di Raikkonen è sfumata per il rientro in pista nel traffico, a perder tempo mentre Vettel inanellava giri record con pista libera. Già a caldo, nel dopogara monegasco, Kimi aveva individuato la fase cruciale costatagli la vittoria, da Montreal ha aggiunto: «Di sicuro sappiamo dopo ogni gara che avremmo potuto fare le cose in modo diverso e migliore. In un posto come Monaco, avevamo un paio di macchine davanti quando siamo usciti dai box, non è l'ideale, soprattutto si è trattato delle stesse macchine che non sono riuscito  a passare prima del pit.

E' andata così, dobbiamo prendere decisioni rapide e stavolta non sono state ideali per me. Non ha senso adesso guardare a quel che è già accaduto». E' il momento di proiettarsi in avanti, al week end da costruire per confermare lo stato di favoriti palesato finora, una forza che deriva «dall’impegno collettivo. Ci sforziamo per tirare fuori il massimo. La gente vede quello che faccio in pista, ma non il lavoro che a Maranello», commenta Vettel.

Alonso: Troppo stress, in F1 non ci godiamo le gare

«In retrospettiva, è chiaro che che finora siamo andati bene, ma niente garantisce che un buon risultato dell’ultima gara si ripeta anche nella prossima. Dobbiamo riflettere su tutto, facendo attenzione ai dettagli. Mi piace questa pista e non vedo l’ora di guidare. Finora la macchina si è comportata bene, dovrebbe farlo anche qui, ma non c’è nessuna garanzia».


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi