Radiosprint Canada, Kimi e Nando alla consolle 

Radiosprint Canada, Kimi e Nando alla consolle © sutton-images.com

Gara ricca di comunicazioni radio, tra posizioni da scambiare, informazioni sul recupero dal fondo di avversari diretti e il consueto, appassionante, Fernando Alonso

Fabiano Polimeni

14.06.2017 14:58

Da Massa ad Alonso, da chi ha concluso il Gran Premio del Canada dopo tre curve a chi ha visto sfumare un sudatissimo arrivo nei punti nel finale. In mezzo, le sensazioni di Sebastian Vettel, l'interesse di Lewis Hamilton sul passo del rivale diretto per il mondiale e quello di un Sergio Perez consapevole di dover tenere d'occhio il rampante Ocon. Fino ai problemi ai freni di Kimi Raikkonen e il supporto dal muretto box Ferrari ad assicurare l'arrivo sotto la bandiera. 

Pronti, via e Felipe Massa non ha il tempo di capire perché sia fuori dai giochi, incolpevole: «Incredibile. Non ho idea di cosa sia successo, ragazzi. Qualcuno mi ha travolto». Il qualcuno è Sainz, piombato addosso dopo lo scarto verso destra e il contatto con Grojean, furioso con il pilota spagnolo: «Che, che fuori di testa. Cos'era? Box, credo d'aver danneggiato l'ala anteriore. Mi ha colpito due volte, è pazzo!». Dalla prospettiva di Fernando Alonso: «Ma che fanno? Che partenza folle, devono darsi una calmata»

Il contatto Vettel-Verstappen in curva 1 ha danneggiato l'ala anteriore della Rossa, via radio Seb: «Verificate i valori di carico, anteriore sinistra. Sembra che abbia molto sottosterzo, c'è poco grip sull'anteriore sinistra. Sembra ci sia un problema e credo di aver danneggiato l'ala anteriore».

«Sì, l'ala anteriore, vediamo che manca una parte, dovrai rientrare ai box e cambiarla». Dopo il pit, Sebastian: «Credo d'aver perso nuovamente qualche pezzo sull'ala davanti. Controllate i dati. Qualcosa si è staccata prima della frenata di curva 3-4».

Premio occhio bionico a Kevin Magnussen: «C'è un cappellino Ferrari sotto il ponte prima di curva 8, possono levarlo?». 

L'obiettivo sulla Haas del danese, in seguito, lo fisserà Fernando Alonso. Prima, però, al muretto McLaren ricorda: «Sarà difficile difendermi sui rettilinei, pensate alla strategia»

«Capito. Al momento pensiamo ancora al piano A sul giro di fermata». 

«Ok, c'è molto vento contrario sul rettilineo e se ti trovi davanti è difficile mantenere la posizione»

Al giro 24, con una leadership saldamente tra le mani di Lewis Hamilton, il confronto con il muretto è sulle gomme da montare nel secondo stint. Saranno le supersoft, diversamente dalla scelta fatta con Bottas, prima della decisione, però, dal box si confrontano con Hamilton: «Ok Lewis, pensavamo alle gomme morbide per il prossimo stint. Ricciardo le sta usando e gira in 17"0».

«Queste gomme stanno tenendo bene», assicura Lewis sullo stato delle ultrasoft.

«Ok, Valtteri è adesso al pit e monterà le soft, vedremo come andranno». Al giro 27, Alonso vorrebbe sentire altro dal muretto McLaren che non «Fernando, il passo è buono. Pensiamo al piano A più 5».

«Non mi dai informazioni utili - la replica di Nando -  Mi serve sapere il passo di Magnussen, ho bisogno di sapere altre cose»

Ed viene accontentato: «Magnussen è ancora 7"7 davanti e stiamo eguagliando il suo ritmo, gira anche lui in 18"2». I dialoghi interessanti proseguono al giro 28, quando Fernando si interroga: «Non credo che la gomma prime (supersoft; ndr) sia buona. Raikkonen si sta allontanando troppo lentamente, lo stesso per Vettel, recupera troppo piano».

«Ok, capito. controlleremo i dati». Dalla McLaren su uno stint iniziale lunghissimo a una Force India che tiene fuori Ocon mentre richiama Perez. Il pilota messicano fiuta il confronto interno e vuole marcare a distanza la prestazione di Esteban: «Come va Ocon? Che sta facendo?»

«E' rimasto fuori e ha pista libera. Sei ancora nella sua finestra di pit-stop e il passo è simile», lo rassicurano dal box. Gara tranquilla per Hamilton e si interessa del recupero di Vettel, lanciando un dubbio non immediatamente colto dal muretto Mercedes. «Vettel è a 16"4 e ha gomme supersoft da 32 giri, si trova settimo»

«Pensate sia su due pit?», chiede Lewis. «Crediamo tutti siano senza dubbio su una sola sosta». Invece no, e al giro 40, dal box Ferrari, dicono a Seb: «Continua a spingere. Sei a tutta? Stiamo valutando il piano B, ci fermeremo presto».

«Sì sto andando al massimo e le gomme sono piuttosto usurate, la macchina scivola molto», replica Vettel.

Di nuovo in Force India, con un Perez che non trova lo spunto per attaccare Ricciardo. «Cos'altro posso usare?»

«Checo, siamo al massimo dell'erogazione disponibile, questo è tutto». Dal box, poco dopo, l'inizio del lungo confronto sullo scambio di posizione momentaneo con Ocon: «Checo, Esteban sta spingendo e dice di poter passare Ricciardo se gli venisse data la possibilità. Fai il possibile».

«Sì, Ricciardo inizierà ad avere degrado in un paio di giri». Incalzano dal muretto Force India al giro 57: «Checo, alla fine di questo giro vorremmo darti 3 giri per attaccare Ricciardo, viceversa dovrete scambiarvi posizione. Le Ferrari si stanno avvicinando». Non crede avrà chance migliori Ocon e replica: «E' una perdita di tempo, amico. Voglio la possibilità di attaccare Ricciardo, sta iniziando a degradare. Dai, lasciateci liberi di correre, per favore»

«Checo il piano è di attaccare prima che arrivino le Ferrari dietro, perciò siamo su quel piano. Se scambi la posizione e Ocon non riuscirà a passare te la restituirà».

«Voglio l'occasione di arrivare sotto ai doppiati, adesso lasciatemi da solo. Datemi adesso la chance, troveremo del traffico e ci sarà un'opportunità». L'opportunità non arriverà, arriverà invece Vettel e si prenderà la posizione. 

Finale di gara concitato per Raikkonen. Al giro 62 dalla Ferrari prospettano le modalità della power unit a disposizione per l'attacco sulle Force India: «Kimi quando entrerai nella finestra DRS avrai a disposizione motore 5 e OBR. Ma è importante prenderli in fretta». 

«Sì, ma cosa c'è che non va con i miei freni? Continuo a perdere l'attacco»

«Stiamo controllando». 

Due giri dopo, «Ho un guasto al BBW, cosa potete fare? Cosa posso fare io?».

«DDC 7 on», indica Greenwood.

«E' ancora guasto»

«Ok fammi controllare cosa faremo dopo. Potrebbe tornare, Kimi, prova in questa curva».

«No, nulla»

I tempi si alzano fino a 1'20" e Greenwood aggiunge: «Ok, sembra che non funzioni l'impostazione di recupero. Torno da te in un secondo. Ecco, DDD 4 0 On».

«Non va ancora».

«Allora, DDA 4 2 ON. E schiaccia il tasto OBR, premi OBR è importante. E DDA 42 ON». Nonostante la frenesia del momento, Kimi riesce a strappare un sorriso quando chiede: «Allora, è 4D o 42?»

«42, Kimi». Ferrari al traguardo, non Alonso. Parcheggia al tornantino, giro 69, comunica al box «Motore. E' saltato il motore» e si regala un esaltante bagno di folla in tribuna.


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