Analisi venerdì Baku F1: la saga degli errori

Analisi venerdì Baku F1: la saga degli errori

La facilità di sbagliare e la difficoltà nello sfruttare opportunamente le gomme fanno molte vittime: se continuerà così, sarà dura

Maurizio Voltini

23.06.2017 18:00

Quello di Baku si è confermato un tracciato difficile, da molti punti di vista e non soltanto quello dei muretti molto vicini in tanti punti. Così si sono visti tantissimi errori (pochi però i veri incidenti) e, di conseguenza, i commissari sono stati impegnati con frequenza elevata a sventolare le bandiere gialle. Ciò però ha anche innescato un effetto a catena: già era difficile mandare correttamente in temperatura i pneumatici, e i rallentamenti per le "gialle" non hanno fatto che aggiungere ulteriori difficoltà in questo senso.

Formula 1 Baku: Vettel a caccia del ritmo, Kimi di temperatura

Inconsueto il numero di errori da parte di Sebastian Vettel, ma il "top" è stato raggiunto da Lewis Hamilton che non è riuscito letteralmente a mettere assieme un giro decente quando è sceso in pista con le supersoft, nonostante i numerosi tentativi permessi. Tuttavia sappiamo benissimo che per entrambi il venerdì serve "a provare", a sperimentare anche dal punto di vista della guida e non solo del set-up, per cui è prematuro allarmarsi.

Che questo circuito in qualche modo premi la guida "trattenuta" - ricordiamo che l'anno scorso la gara fu un po' scialba proprio perché nessuno si arrischiava a forzare un po' - lo ha dimostrato anche Lance Stroll, incredibilmente 6° con un ritardo del tutto limitato (0"751) e addirittura mezzo secondo davanti a Felipe Massa. Ma è assolutamente probabile che proprio la volontà di non esagerare l'abbia portato a tenere la sua Williams entro i giusti limiti e a sfruttare così al massimo la pista e i giri, oltre comunque ad un'esperienza che il giovane canadese sta accumulando poco a poco.

Anche il "poleman virtuale" della giornata Max Verstappen, che ha svettato in entrambe le sessioni, non è stato esente da uno sbaglio piuttosto pesante quando si è accorto troppo tardi che non sarebbe riuscito a completare la curva 1. Ha provato a richiamare la macchina, ma solo per sbattere sul lato opposto, il sinistro. Fastidioso l'effetto visivo dell'urto sul retrotreno: si è notato muoversi tutto l'asse, come se il cambio si fosse spezzato in due. Vedremo cosa ci diranno da Red Bull non appena avranno avuto modo di analizzare il danno, ma la cosa non è benaugurante. 

Tuttavia bisogna sempre ricordare che gli errori sono qualcosa di episodico, mentre le prestazioni effettive di macchine e piloti non si inventano e restano oggettive. Per cui resta l'ottimo riscontro della Red Bull, che sembra mettere in campo non solo un'efficienza complessiva superiore a livello aerodinamico (possono viaggiare piuttosto scarichi di ala mantenendo lo stesso una certa deportanza) ma anche un'ottimo grip meccanico. Inoltre se il motore Renault paga qualcosa sul lungo rettilineo, tuttavia offre una buona coppia motrice in uscita dalle molte curve medio-lente.

Bene anche la Ferrari, visto che perfino Seb Vettel ritiene che la base ci sia e non si debba stare a guardare troppo i riscontri cronometrici viziati appunto da sbavature. In più Kimi Raikkonen è appena dietro (11 ms) a Valtteri Bottas, che a sua volta dimostra come la Mercedes "ci sia" al di là che Lewis Hamilton sia ancora alla ricerca di un giusto equilibrio tra esagerare e accontentarsi. In più restano molto forti anche qui le Force India, peccato solo l'errore di Sergio Perez (che sbagliò anche l'anno scorso, ma poi fu velocissimo in gara…).

Formula 1 Azerbaijan: Verstappen domina ma "picchia" in libere 2

Ci aspettiamo in ogni caso che la Pirelli allenti un attimo l'atteggiamento conservativo con cui ha affrontato questa gara. Ovviamente non si può tornare indietro sulla scelta delle mescole, ma come già successo in altre occasioni ci aspettiamo che le pressioni minime di gonfiaggio vengano "ritoccate" per sabato. Abbassandole un poco dovrebbe essere possibile affrontare con maggior facilità tutti i problemi evidenziati oggi, quindi anche il riscontro in pista dovrebbe risultare meno caotico. Vedremo domani se effettivamente il numero delle bandiere sventolate calerà, oppure se anche in qualifica si rivelerà determinante riuscire a completare un giro senza disturbi anziché semplicemente veloce.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi