Cosworth e Aston Martin presenti al meeting dei motoristi

Cosworth e Aston Martin presenti al meeting dei motoristi© sutton-images.com
Dopo Volkswagen a marzo, alla seconda riunione del gruppo tecnico chiamato a delineare le caratteristiche dei motori oltre il 2020, hanno preso parte anche i due marchi inglesi

F.P.

5 luglio 2017

Seconda riunione del gruppo tecnico impegnato a discutere le caratteristiche delle power unit da impiegare in Formula 1 dopo il 2020, quella andata in scena lunedì scorso. E se al primo appuntamento a marzo era stata la presenza di Stefano Domenicali, in rappresentanza del gruppo Volkswagen, a far notizie, questa volta, accanto ai motoristi presenti in Formula 1, seduti al tavolo con i rappresentanti della FIA e della FOM c'erano altri marchi importanti, osservatori e interpellati su quale visione abbiano della Formula 1 del futuro.

Cosworth e Zytek, Magneti Marelli, ma soprattutto Aston Martin, quest'ultima già partner commerciale di Red Bull, con un accordo che porta il marchio Aston sul musetto delle RB13 nonché l'impegno congiunto nello sviluppo della hypercar stradale Valkyrie. Di un ingresso in Formula 1 di Aston Martin si parla sin dal 2015, quando sembrava potesse concretizzarsi l'acquisizione della Force India, poi sfumata.

La presenza nel gruppo tecnico dei motoristi ha ben altro rilievo, sottintende un interesse verso la Formula 1 nel ruolo di fornitore di motori. Due riunioni all'attivo e una terza che dovrebbe tenersi a ridosso del Consiglio mondiale del Motorsport del 21 settembre, con in mano già un quadro chiaro sulle scelte tecniche che FOM e FIA dovranno poi avanzare ai motoristi, che verranno adesso consultati singolarmente.

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La necessità che la categoria resti il vertice del motorsport, le esigenze dei grandi costruttori di puntare su una certa quota di elettrificazione dei motori, porteranno a una semplificazione delle attuali power unit V6, che sembrano destinate a rinunciare al complesso sistema di recupero d'energia attraverso i gas di scarico (MGU-H) e optare per una doppia sovralimentazione mediante turbo. Resterebbe il kers, esclusivamente sull'asse posteriore, per esigenze di contenimento del peso sarebbe stata scartata l'idea di un sistema replicato all'anteriore. Scenari, al momento, da trasformare in una proposta definitiva che potrebbe arrivare entro fine anno. 

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