Analisi prove F1 Austria: un tranquillo venerdì di… dubbi

Analisi prove F1 Austria: un tranquillo venerdì di… dubbi© sutton-images.com

Prove poco indicative quelle odierne a Spielberg, se non su un punto: Hamilton è più veloce che mai. E Magnussen si difende bene tra "gli altri"

Maurizio Voltini

07.07.2017 17:36

Sarà stata la fretta per cercare di fare subito certe simulazioni prima dell'arrivo della pioggia, che poi in realtà non si è fatta proprio vedere nonostante una probabilità dell'80%, ma queste prove libere del venerdì a Spielberg sono risultate meno indicative del solito. Con tutto che già normalmente (e giustamente) si riporta sempre che la prima giornata di prove ha un valore del tutto relativo.

Il fatto è che lo scarso grip dell'asfalto austriaco, sommato alla bassa deportanza alare scelta solitamente qui per le macchine (e non sempre bilanciata al meglio, si è visto) hanno portato a numerosi errori di guida. Tanti larghi e qualche testacoda solitamente senza conseguenze - e quando ci sono state sono risultate solo meccaniche, come il fondo rovinato da Carlos Sainz - se non quelle di bandiere gialle che spesso hanno ostacolato anche chi stava girando senza sbavature (pochi, eh?!).

Nemmeno Lewis Hamilton è stato soddisfatto al 100 per cento, avrebbe gradito un comportamento migliore in due-tre curve (che su 9 reali totali, non è nemmeno poco…), ma indubbiamente si è dimostrato efficace e veloce come poche altre volte al venerdì, nel senso che stavolta non ha nemmeno fatto certi errori da "ricerca del limite" ai quali ci aveva abituato. Sembra dunque giustificata una certa apprensione da parte del diretto rivale in campionato, Sebastian Vettel, stavolta meno ottimista del solito nel guardare alla gara. 

Nel rendere però difficile capire davvero l'entità delle forze in campo, oltre alla particolarità della pista contribuisce il fatto che un po' tutti hanno avuto "problemini" di varia entità: qualche noia per le Ferrari, ma anche per le Red Bull - che pure si sono ben piazzate con il 4° e 5° tempo molto ravvicinati - nonché un diffusore danneggiato per Valtteri Bottas. Insomma, un certo margine di evoluzione è certamente possibile anche stavolta tra venerdì e sabato, anzi più del solito, ma dovrebbe valere per tutti.

Sarà dunque da osservare con attenzione la sessione del sabato mattina, ammesso non sia disturbata dal maltempo: le previsioni meteo sono al momento favorevoli, e prefigurano invece pioggia (alternata a schiarite) nel corso delle qualifiche. Insomma, una bella serie di "nuvolette bastarde" (passateci il tecnicismo) che potrebbero scombinare non poco lo schieramento di partenza.

Sarà da seguire attentamente anche la lotta fra gli inseguitori, cioè le squadre che non fatto parte delle top3. Bene per adesso la Haas, soprattutto con Kevin Magnussen (ma Romain Grosjean non è chissà dove nonostante diversi errori) dopo la terrificante prova di nervi del giovedì: essere in conferenza stampa piloti tra Hamilton e Vettel…

Bene anche Nico Hulkenberg, e pure la McLaren (per la quale si attendeva oggi un annuncio "clamoroso" che però non c'è stato) è ben messa non solo con Fernando Alonso che continua a fare miracoli, ma anche con Stoffel Vandoorne che viene umiliato (si fa per dire) sempre meno da un compagno di squadra certamente non comune (e che infatti nessuno vorrebbe come confronto diretto…).

Non si può inoltre dimenticare o sotovalutare che ci ritroviamo 9 piloti in mezzo secondo, e che quelli dietro hanno avuto dei problemi, in particolare Sergio Perez, Jolyon Palmer e pure Marcus Ericsson. In questa situazione, che la Toro Rosso sia lì in mezzo nonostante i guai di vario genere patiti da Carlos Sainz e da Daniil Kvyat, può solo far ben sperare in ulteriori passi avanti per qualifiche e gara.


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