Prima stagione in Formula 1 difficile per il pilota belga, regolarmente dietro ad Alonso nel confronto velocistico in qualifica. Zak Brown giustifica le prestazioni di Stoffel
Da due gare centra il miglior risultato stagionale, peccato che valga appena il dodicesimo posto per Stoffel Vandoorne. L'ex campione di GP2 vive un debutto da titolare difficile, per i problemi che attanagliano la power unit Honda e per il confronto interno con Fernando Alonso, nel quale il belga ha concluso regolarmente dietro tutte le qualifiche, con la magra consolazione di Baku, diciottesimo e un gap di poco più di 1 decimo nella Q2 in Austria.
Quando si è ritrovato tra le mani il potenziale giusto per andare a punti, a Montecarlo, ha sbagliato clamorosamente mandando la McLaren contro le barriere, in quello che sarebbe potuto essere il primo arrivo nella top ten dell'anno. Era legittimo attendersi di più da Vandoorne? I problemi tecnici della McLaren-Honda sono una giustificazione sufficiente a spiegare i progressi a rilento? Dei quattro ritiri collezionati, due sono imputabili a errori del pilota, oltre Montecarlo anche Barcellona, dove ha rimediato una penalizzazione per la manovra su Felipe Massa in curva 1.
E' difficile mettersi in luce quando a mancare sono affidabilità e prestazioni, con il primo avversario da battere che è il tuo compagno di squadra, poi, non poteva trovare un sfida più grande davanti a sé il belga. Il suo sedile in McLaren per il 2018 è stato confermato da Zak Brown in Austria, dove ha commentato: «Siamo contenti con Stoffel. Si trova in una situazione difficile nel confronto con Fernando Alonso e per la mancanza di affidabilità.
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Fernando sa adattarsi più rapidamente a tanti problemi rispetto a quanto non faccia Stoffel, che non ha corso su molte di queste piste. Crediamo sia un futuro campione del mondo e non ci aspettiamo alcun cambiamento».
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