Dopo Giovinazzi in Bahrain arriva il turno del dominatore del campionato di Formula 2. Un'occasione per valutarlo in chiave 2018
Silverstone ha segnato il giro di boa del campionato di Formula 2, saldamente nelle mani di Charles Leclerc. Vittoria in gara-1, quinta stagionale, accompagnata dalla sesta pole position su sei appuntamenti: record. Una pratica, quella della conquista del titolo, che può considerarsi se non archiviata avviata in discesa, con i 67 punti di vantaggio su Artem Markelov.
E poi? Cosa attenderà Leclerc il prossimo anno? Troverà un sedile in Formula 1 o rivivrà l'attesa dei vari Vandoorne, Gasly, Giovinazzi (quest'ultimo al volante della Haas a Silverstone)? Il monegasco, 20 anni il prossimo ottobre, fa parte della famiglia Ferrari Driver Academy dal 2016, stagione nella quale ha vinto il titolo di GP3, e salirà sulla Ferrari SF70H nei prossimi test in programma a Budapest, la due giorni successiva al Gran Premio d'Ungheria. Peraltro confermata quale sede dei test infra-campionato anche nel 2018, insieme a Barcellona, che rileva il Bahrain.
Potrà misurarsi (ed essere valutato) sulla monoposto 2017, lui che ha già provato lo scorso anno, a Silverstone, la SF16-H e condotto la Haas in quattro sessioni di prove libere del venerdì.
E un sedile in un team di secondo piano potrebbe essere la soluzione ideale per una stagione di crescita nel 2018. Prospettive, che lasceranno spazio a un quadro più chiaro una volta definite le situazioni contrattuali di Vettel e Raikkonen.
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