Wolff: dal 2021 power unit biturbo e prezzi da saldo

Wolff: dal 2021 power unit biturbo e prezzi da saldo© sutton-images.com
A settembre nuovo incontro del gruppo di lavoro, che dovrà finalizzare le caratteristiche delle nuove power unit. L'obiettivo è un prezzo tra i 10 e i 12 milioni di euro per una fornitura
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Fabiano Polimeni

24.08.2017 09:27

Tornerà a riunirsi a settembre, il gruppo incaricato di definire le caratteristiche delle nuove power unit 2021. Federazione, motoristi, nuovi marchi interessati, rappresentanti di Formula One Group, produrranno la sintesi finale delle discussioni portate avanti in questi mesi, con al centro i grandi tempi della riduzione dei costi delle forniture, il miglioramento del sound, la semplificazione tecnica pur mantenendo un elevato valore tecnologico. 

Toto Wolff scende un po' più nei dettagli, rispetto a enunciazioni di principio e indiscrezioni. E parte dal tema del costo della fornitura per i team clienti. «Lo sviluppo del motore costa parecchio, tutti i motoristi oggi lavorano in perdita e non dovrebbe essere così, perciò stiamo provando a contenere questo aspetto.

Dall'altro lato abbiamo trovato un accordo con la FIA per diminuire i prezzi di tutti i motori clienti nei prossimi anni a livelli che saranno i più bassi di sempre in Formula 1. Se riusciremo ad avere questa tipologia di motori a prezzi tra i 12 e i 14 milioni di dollari (tra i 10 e i 12 milioni di euro al cambio attuale; ndr), quel che stiamo provando a fare, non capisco le dichiarazioni di qualcuno che dice siano motori troppo costosi.

Si tratta del 5% dei costi complessivi dei grandi team, per i piccoli siamo tra l'8 e il 10%. E' accettabile per il motorsport? Quel che non è corretto è l'opportunismo e le tesi di parte di alcuni team, che puntano ad abbassare ulteriormente il prezzo dei motori e dall'altro lato spendere più di 200 milioni di sterline (217 milioni di euro; ndr) sullo sviluppo del telaio»

Ribadita la strada dell'ibrido quale sentiero tecnico da seguire, sebbene semplificato, Wolff ha confermato le discussioni intorno alla semplificazione dei sistemi di recupero dell'energia e l'adozione di un secondo turbocompressore. «Sono consapevole delle carenze dell'attuale concept. Forse possiamo renderlo meno complesso per consentire ai tifosi di comprendere appieno come il recupero d'energia funziona realmente. Potremmo eliminare i sistemi che rappresentano un elemento di differenza troppo grande tra i diversi concetti di power unit. 

Anche l'aspetto del sound è qualcosa che mi sta a cuore, è un fattore importante. Abbiamo tempo a sufficienza per prepararci, non vedo nessuna grande contrapposizione tra gli attuali o potenziali fornitori, questo dimostra che procediamo nella giusta direzione.

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C'è un ampio accordo tra tutti gli attuali motoristi e quelli futuri su quali dovranno essere i pilastri del motore. Sarà un motore V6 biturbo, forse con sistemi di recupero dell'energia meno complessi, ma l'ibrido giocherà un ruolo. La tecnologia è un importante fattore di differenziazione, dev'essere all'avanguardia e tutti ne sono consapevoli», ha dichiarato ad Autosport.

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