F1 Belgio, analisi prove: lo sfruttamento mescole è la chiave

F1 Belgio, analisi prove: lo sfruttamento mescole è la chiave© sutton-images.com
Mercedes molto forte con le gomme soft, ma il divario si azzera quasi con quelle più morbide: ci attende una gara incentrata sulle strategie?

Maurizio Voltini

25.08.2017 17:28

L'alternanza tra Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen nelle prime prove libere, con i due a monopolizzare in entrambe le sessioni la prima fila virtuale, può far pensare a una lotta molto equilibrata tra Mercedes e Ferrari. In realtà, come spesso succede, l'orologio (il termine "cronometro" lo lasciamo a quanti vorrebbero trarre deduzioni epocali da differenze millesimali) non dice la verità assoluta; almeno, non tutta. Questo perché al mattino Hamilton ha "preso" solo 53 millisecondi da Raikkonen, però girando con gomme soft contro le ultrasoft del finlandese.

Si tratta di ben 2 step di differenza in mescola (in mezzo stanno le supersoft) a sfavore dell'inglese, per cui molti si sono scatenati con calcolatrici e pallottolieri per dimostrare che in realtà la W08 era abissalmente più veloce della SF70H. Peccato - anzi, per fortuna - che le corse non siano una "scienza aritmetica" e anche i risultati, per quanto siano sempre la cosa più importante, vadano contestualizzati. Intanto bisogna considerare che le Mercedes sono sempre andate fortissimo con le mescole più dure, ma è proprio la loro minor consistenza sulle Pirelli più soffici ad aver giocato a favore della Ferrari in svariate occasioni.

Il caso di Spa Francorchamps è poi particolare. Ricordiamo trattarsi della pista più lunga del Mondiale, con i suoi 7.004 metri di sviluppo, e questo fattore andrà considerato anche in qualifica. Da quale punto di vista? Per il fatto che soprattutto se le temperature saranno elevate (ma il meteo lo scongiurerebbe) con le ultrasoft non è impossibile (anzi) ritrovarsi a gomme "andate" già a due terzi di giro. Questo soprattutto con piloti o monoposto che sfruttano di più i pneumatici. E per quanto più "semplice" degli altri due, l'ultimo settore non è lo stesso sacrificabile.

Tutti questi fattori portano a pensare che la Mercedes sia stata impostata per mandare bene a regime le gomme gialle, ma non sfrutti altrettanto bene quelle viola. E infatti nella seconda sessione, a parità di mescola, Lewis ha preceduto sì Kimi, ma non tanto più di un paio di decimi. Dunque la sfida resta aperta lasciando intravvedere come per la gara si "giocherà" probabilmente parecchio, dal punto di vista delle strategie, con le mescole messe a disposizione dalla Pirelli. Vedremo se questo sarà un fattore che darà più verve alla gara oppure la renderà troppo tattica...

E se la prestazione di Valtteri Bottas tutto sommato non fa che confermare quella del compagno di squadra, non dobbiamo però commettere l'errore di non considerare adeguatamente Sebastian Vettel. Il tedesco non ha trovato il feeling giusto nella ricerca del giro veloce (peraltro è a meno di 6 centesimi da Bottas) ma poi si è trovato molto meglio nelle prove alla distanza, pur restando generalmente abbastanza insoddisfatto della messa a punto, ma comunque non depresso. Beh, bene così: significa che la Ferrari ha ancora margini di incremento, elementi da mettere "in ordine" in vista di qualifiche e gara, e quindi nemmeno stavolta parte battuta, tutt'altro. E Seb ne è consapevole.

La Red Bull intanto è sempre "lì". Ancora tutto da verificare quale sarà l'effettivo rendimento delle modifiche Renault in qualifiche e gara, però Max Verstappen è a ridosso. Non valutabile invece Daniel Ricciardo: no, non perché sia pessimo, ma semplicemente perché ha sbagliato in entrambi i suoi tentativi nella simulazione di qualifica e quindi a dare un'idea delle sue potenzialità resta (ma non è poco) giusto il record nel primo settore.

Nella sempre interessante lotta per le retrovie, troviamo ben messe Renault, Force India e Toro Rosso. Al momento in cui scriviamo risulta che il crono di Nico Hulkenberg (7° con 1'46"441) sia stato annullato per aver tagliato a Les Combes, ma resta in lista: in ogni caso la prestazione della RS17 è certificata anche dal 10° tempo di Jolyon Palmer, che non sarà certo all'altezza del tedesco, ma quando la macchina lo asseconda non fa proprio schifo. Esteban Ocon tiene alte le azioni della sua squadra in questa giornata (più indietro Sergio Perez) e allo stesso modo è per Carlos Sainz con il team di Faenza.

Tra lo spagnolo e Daniil Kvyat 15° troviamo le due Mclaren di Fernando Alonso 11° e Stoffel Vandoorne 14°: risultati che potrebbero essere incoraggianti, se non fosse che hanno mostrato velocità massime piuttosto deprimenti per una pista come Spa, e che quindi non fanno ben sperare nelle possibilità di difendersi in gara. "Rimandate al sabato" anche le Haas, come pure le Williams, con Lance Stroll che sembra aver sofferto l'assenza del "tutor" Felipe Massa, fuori dai giochi per un incidente un po' ingenuo (ma anche anomalo) dopo soli 3 giri. Scocca danneggiata, venerdì saltato.

Ad essere quasi insostenibile, però, è la situazione della Sauber: sia con Marcus Ericsson che con Pascal Wehrlein (fermo a lungo al mattino per problemi tecnici) le C36 hanno mostrato un divario dagli altri più lenti pressoché costante di un paio di secondi. Una situazione davvero poco piacevole e per la quale non riusciamo al momento a vedere sbocchi in prospettiva delle prossime prove libere, che ricordiamo partiranno alle ore 11 di sabato mattina.

I TEMPI DELLE PROVE A SPA


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