F1 Singapore, analisi prove: la Red Bull spaventa

F1 Singapore, analisi prove: la Red Bull spaventa© sutton-images.com
Risultato Ferrari da non drammatizzare dopo le prove del venerdì, ma il team austriaco può risultare decisivo nella sfida contro Mercedes

Maurizio Voltini

15.09.2017 17:46

A prove del venerdì concluse, affrontiamo subito il "dramma" Ferrari per rassicurare i tifosi - quelli che si stanno già stracciando le vesti avendo guardato la lista dei tempi ma senza aver visto com'è realmente andata la sessione di prove notturna a Marina Bay - che non è il caso di abbattersi. Almeno, non tanto quanto farebbero pensare il 9° crono di Kimi Raikkonen e l'11° di Sebastian Vettel. Questi riscontri, infatti, sono tutt'altro che realistici: nel caso del finlandese, quando era appena entrato in pista con le Pirelli ultrasoft nuove (nella simulazione di qualifica) si è trovato le bandiere gialle dovute al testacoda di Romain Grosjean e poi ha un po' perso il ritmo, offuscato anche da una certa difficoltà nel mandare bene le gomme davanti a regime.

Per il tedesco ancor peggio: aveva il record nel primo settore (altro che "andar piano") ma è stato bloccato nel giro buono da Marcus Ericsson; poi quando si è rilanciato è incappato in una scodata in curva 10 che gli ha fatto toccare le barriere con la ruota posteriore, causando peraltro la virtual safety car per via dei rivestimenti finiti in pista. Errore oltretutto commesso anche da Max Verstappen nello stesso punto. Così l'11° tempo "in tabella" è in realtà quello che Seb aveva fatto segnare nei run precedenti su gomme soft, con le quali ha girato sullo stesso passo di Lewis Hamilton (e si sa quanto la Mercedes vada bene con questa mescola).

Tutto ok per le Rosse, allora? Beh, fino ad un certo punto. Si sapeva che il circuito di Marina Bay sarebbe stato favorevole non solo a Ferrari, ma anche a Red Bull. Ma la speranza era che Vettel potesse contare sul supporto di Raikkonen e allo stesso tempo potesse avvantaggiarsi ulteriormente se le monoposto austriache si fossero messe tra Ferrari e Mercedes. Il fatto è che invece Daniel Ricciardo, Max Verstappen e le loro macchine si sono dimostrati molto più consistenti del previsto: non solo veloci sul giro secco, ma anche con un ottimo sfruttamento alla distanza delle mescole più morbide, e se continueranno così sarà addirittura difficile contendergli la vittoria in gara. Ovviamente ciò farebbe perdere punti alla Ferrari, anziché il contrario (o almeno ne farebbe guadagnare molti meno su un "campo amico"), rispetto a Mercedes.

Intanto, una volta capita la situazione, Daniel Ricciardo si è espresso alla grande, svettando in entrambe le sessioni. Anche un talento indubbio come Max Verstappen stavolta non ce l'ha fatta a contrastarlo: a sua attenuante il fatto di aver trovato anche lui (come Kimi) le bandiere gialle appena uscito in pista, ma oltre mezzo secondo di distacco dal compagno di squadra non è poco. Ovviamente pensarlo già battuto sarebbe tuttavia un grosso sbaglio, e sappiamo già ci attenderà una qualifica con scintille almeno tra loro due.

La situazione descritta mette ancor più in evidenza come tra "gli altri" si erga anche stavolta Nico Hulkenberg, 5° nei tempi odierni: su una pista guidata, pure il team "ufficiale" ha sfruttato la buona erogazione dei propri motori. Dove la potenza massima non fa grandi differenze in termini cronometrici, si mette ancora una volta in evidenza la McLaren, con entrambi i piloti: plauso a Stoffel Vandoorne per essere riuscito a sopravanzare Fernando Alonso di 3 decimi, pur considerando che con propulsori così problematici non si può mai sapere quando le cose sono andate perfettamente liscie o no (ma questo valeva anche per il belga in altre occasioni).

Sempre in top ten le Force India, con Sergio Perez leggermente meglio di Esteban Ocon (8° e 10°), e non lontanissime le Toro Rosso, con Carlos Sainz (appena ufficializzato Renault per il 2018) 12° ma a soli 18 centesimi da Ocon e Daniil Kvyat poco più indietro. Qualche problema invece per Williams e Haas, peraltro sfavorite in partenza su questo tracciato, e sempre fanalino di coda le Sauber. Purtroppo per loro stavolta c'è poco da sperare che possano risolvere e recuperare, ma ovviamente non si può mai dire e non sarebbe la prima volta che queste squadre ci sorprendono, soprattutto in gara.

I TEMPI DELLE PROVE A MARINA BAY


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