Formula 1, mercato piloti 2018: la situazione dopo Singapore

Formula 1, mercato piloti 2018: la situazione dopo Singapore© sutton-images.com

Il cambio di casacca di Sainz apre nuove prospettive; Kubica guarda alla Williams ma non è l'unico. Ormai certa la permanenza di Alonso in McLaren; si attendono sorprese in Sauber

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Francesco Colla

19.09.2017 15:04

Il burrascoso fine settimana di Marina Bay ha espresso verdetti non solo in pista. La conferma di Valtteri Bottas in Mercedes alla vigilia del gran premio, così come il passaggio di Carlos Sainz alla Renault, aggiungono un paio di tasselli al complesso mosaico del mercato piloti in ottica 2018.

Ricapitolando: i tre top team sono a posto. Ferrari ha confermato Raikkonen per la prossima stagione e Vettel fino al 2020 compreso; Mercedes l’anno prossimo correrà ancora con Hamilton e Bottas; Red Bull ha sotto contratto Ricciardo e Verstappen.

Attuale quarta forza della classifica costruttori è Force India: come per i suddetti team, anche il team di Vijay Mallya dà fiducia agli attuali driver, Ocon e Perez. Checo è stato confermato per la prossima stagione proprio a Singapore e c’è da scommettere che i due turbolenti giovani regaleranno ancora duelli rusticani.

Passiamo alla Williams. Di certo c’è il sedile di Lance Stroll. A Marina Bay Massa ha dichiarato di dialogare con il team, specificando di “volersi sentire importante per la squadra”. E che se ciò non dovesse verificarsi preferirebbe fare altro. Il posto del brasiliano è molto ambito: in primis da Robert Kubica. Il polacco, desideroso di tornare in Formula 1, si trova la strada sbarrata in Renault e assieme al suo nuovo manager Nico Rosberg potrebbe tentare di andare alla Williams. Pare che sia già andato a Grove per un test al simulatore e che potrebbe provare una monoposto 2014 nella settimana di Interlagos. A contendere il sedile a Kubica ci sarebbero però Palmer, scaricato da Renault, nonché Ericsson. “So che i miei manager sono in contatto con la Sauber ma anche con altri team, inclusa la Williams” ha rivelato il pilota svedese al magazine Expressen.

A proposito di Sauber, il presidente Ferrari Sergio Marchionne non ha mai nascosto l’ambizione di farne un junior team di Maranello, dove piazzare Leclerc, prossimo campione di GP2 e o la terza guida Giovinazzi. Wehrlein, pilota Mercedes, vorrebbe rimanere in Formula 1 e Pascal ha recentemente dichiarato di essere in contatto con il team. Ovviamente per un eventuale rinnovo.

Altre situazioni interessanti potrebbero aprirsi in Toro Rosso: il team faentino perde Sainz, che potrebbe essere sostituito da Gasly, campione GP2 2016 attualmente impegnato in Super Formula. Ancora incerta la sorte del russo Kvyat, il cui volante potrebbe andare a un pilota della galassia Honda, nuovo motorista della scuderia. Vedi Matsushita.

Infine Haas e McLaren: il team americano già da tempo ha confermato Grosjean e Magnussen anche per la prossima stagione. Tuttavia nulla è scolpito nella pietra. McLaren ha già prolungato il contratto di Vandoorne per il 2018, non c'è invece la firma su quello di Alonso. Lo spagnolo, fino a poche settimane fa titubante, rimarrà quasi certamente a Woking, fiducioso nelle potenzialità del motore Renault, con cui ha vinto i suoi due titoli mondiali. Manca solo l’ufficialità, tanto che Bernie Ecclestone la scorsa settimana ha anticipato che “l’accordo è totalmente raggiunto”.       

 


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