F1 Giappone, analisi qualifiche: ennesimo frullato di penalità

F1 Giappone, analisi qualifiche: ennesimo frullato di penalità© sutton-images.com

Le sanzioni arrivano a modificare pure la prima fila dopo le qualifiche di Suzuka, con Vettel "promosso" al fianco di Hamilton

Maurizio Voltini

07.10.2017 ( Aggiornata il 07.10.2017 11:21 )

Belle qualifiche, quelle disputate a Suzuka (come del resto varie altre di quest'anno): peccato solo che alla fine il responso sia "inquinato", per dire il meno, dalla serie di penalità applicate, che vanno ad interessare lo schieramento effettivo già fin dalla prima fila. Nulla da eccepire sul giro record che ha portato Lewis Hamilton a conquistare la sua 71esima pole in carriera, peraltro la prima su questo tracciato: era l'unico rimasto in calendario dove Lewis non avesse mai primeggiato in qualifica, ma ora non più.

Però in prima fila non partirà Valtteri Bottas, autore del secondo tempo, in quanto penalizzato perché gli è stato montato un cambio nuovo tra ieri e oggi. Nonostante questa sanzione e l'errore nelle ultime prove libere che l'aveva portato a "piallare" il rail in uscita dalla curva Spoon, per il finlandese della Mercedes c'è comunque la soddisfazione di aver ritrovato un accettabile feeling con la W08.

Al suo posto di fianco al poleman ci sarà Sebastian Vettel. Il tedesco è stato in ogni caso autore di un buon terzo tempo (14 centesimi il divario da Bottas) e il fatto di poter scattare dalla prima fila significa ovviamente molto per le residue speranze in questo GP e quindi nel campionato. Ma non si può nemmeno dimenticare che la Mercedes sembra aver ritrovato il bandolo della matassa (qualche dubbio solo sulla distanza) e dunque non sarà facile contrastare il poleman in gara.

Ai fini della competizione, in partenza ci sarà da guardarsi anche dalle due Red Bull che partono subito dietro, avendo monopolizzato la seconda fila. Ma i distacchi presi da Daniel Ricciardo e da Max Verstappen sul giro secco non fanno ben sperare in termini di prestazioni assolute. Anzi, forse sarà tanto se riusciranno a difendersi dalla prevedibile rimonta di Kimi Raikkonen, anche lui penalizzato di 5 posti rispetto al 6° tempo di qualifica, per via del cambio danneggiato nell'incidente in libere 3.

A tal proposito, emblematico che vi siano stati così tanti incidenti oggi. Ma non strano, se ricordiamo che siamo a Suzuka, vale a dire una pista difficile e selettiva, che perdona poco. Oltre ai "botti" segnalati di Raikkonen e Bottas, sia loro sia Vettel hanno scampato per poco di incocciare altre volte contro le barriere (specialmente all'uscita della Degner2, la curva numero 9) ma l'incidente più significativo secondo noi è stato quello che ha interrotto le Q1. Quando cioè Romain Grosjean è andato a sbattere oltre curva 5 per un errore generato in uscita di curva 3: se serviva qualcosa di simile per capire la complessità e difficoltà delle "esse" di Suzuka, eccovi serviti.

Fra gli inseguitori abbiamo visto svettare le Force India e in particolare Esteban Ocon, che ha preceduto Sergio Perez di 15 centesimi. Bravo Felipe Massa ad agguantare il 9° tempo con una Williams finora apparsa tutt'altro che esagerata e dopo essere stato ostacolato da Hamilton. Più decisiva l'ostruzione che aveva invece subìto Lance Stroll in Q1 da parte di Perez, che infatti è finito sotto inchiesta, poi assolto: strano (si fa per dire, conoscendo la faziosità degli inglesi) che Hamilton invece sia stato del tutto ignorato dai commissari Fia per la stessa infrazione…

Altro episodio emblematico di queste qualifiche, è il 10° tempo di Fernando Alonso. Questo perché lo spagnolo è salito in Q3 estromettendovi per 29 ms il suo compagno di squadra Stoffel Vandoorne. Il "problema" è che fosse già ben nota la penalizzazione di 35 posizioni inflitta ad Alonso, per cui questa prestazione è stata un po' fine a sé stessa e ha in realtà svantaggiato sia Stoffel (che guadagnerà 2 posizioni per le penalità altrui, ma forse poteva fare ancora meglio) sia Fernando stesso (partirà ultimo però con gomme usate). Ricordiamo che già in precedenza Alonso sacrificò le sue qualifiche per non ostacolare il compagno, ma forse le polemiche relative alle ultime buone prestazioni del belga devono aver lasciato il segno.

Ben diverso l'atteggiamento di Carlos Sainz, nonostante sia spagnolo (quindi "latino") pure lui: proprio perché penalizzato, ha affrontato le Q2 con gomme usate per non sprecare dei set di gomme nuove, che gli serviranno per provare a rimontare in gara. Resta da vedere se la Toro Rosso sarà in grado di permetterglielo, perché purtroppo in questo weekend non ha mai brillato, come dimostra anche il 17° tempo di Pierre Gasly.

Per completare il discorso delle penalizzazioni, ricordiamo che oltre ai già citati Raikkonen, Bottas, Alonso e Sainz, è stato arretrato di (teorici) 20 posti anche Jolyon Palmer, per sostituzioni alla power unit come Carlos e Fernando. Mentre il team Haas è stato multato di 5.000 euro per una svista nella restituzione dei set di gomme del sabato. Inoltre lo stesso Sainz è riuscito ad evitare ulteriori sanzioni per aver oltrepassato la linea di fine pitlane poco prima che scattasse il verde delle libere 3: è stato riconosciuto che si è trattato di un errore (gli era entrata inavvertitamente la prima marcia) e che non aveva causato reali situazioni di pericolo o di ostruzione.

Non resta che vedere come andranno effettivamente le cose in gara e quanti dei penalizzati riusciranno a risalire per conquistare posizioni più consone alle proprie abilità e alle prestazioni delle loro monoposto, osservando anche se Raikkonen e Bottas riusciranno ad avvantaggiarsi davvero, sul piano strategico, del fatto di partire con gomme soft. Sperando che tutto questo serva davvero ad animare il GP e che Hamilton non saluti tutti subito dopo la prima curva.

GP del GIAPPONE: LA GRIGLIA DI PARTENZA

 


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