Formula 1 Messico, analisi qualifiche: la differenza dell'esperienza

Formula 1 Messico, analisi qualifiche: la differenza dell'esperienza©  sutton-images.com

Verstappen velocissimo, ma è Vettel ad agguantare la pole position nel momento che conta. E stavolta le Mercedes sono dietro

Maurizio Voltini

28.10.2017 22:40

La cinquantesima pole position di Sebastian Vettel è particolarmente significativa, e non solo per i numeri statistici. Il tedesco della Ferrari è stato non solo veloce (giusto una sbavatura) ma efficace nel momento in cui contava, il secondo run delle Q3. Un'abilità frutto dell'esperienza che è emersa in modo ancor più significativo proprio paragonando la prestazione di Seb rispetto a quella del suo (meno esperto) antagonista in questa occasione: Max Verstappen

L'olandese è stato pure più veloce, grazie anche (ma non solo) a una Red Bull in stato di grazia: però è mancato proprio nel momento in cui contava guadagnare non solo una partenza in prima fila, ma proprio quella che sarebbe potuta essere, e meritatamente, la sua prima pole. Invece non solo non è riuscito a ripetere le prestazioni mostrate in Q2 (analizziamo bene la questione nel nostro "mirino") ma è addirittura riuscito a finire sotto investigazione (dalla quale è uscito comunque senza sanzioni) per aver ostacolato Bottas

Quella sul finlandese della Mercedes non è stata una semplice azione di disturbo (che già sarebbe comunque punibile): quando Valtteri si è ritrovato davanti Max in uscita dalla curva 12, ha dovuto scartare sulla destra arrivando ad affrontare la successiva frenata sia sbilanciato, sia sullo sporco. È solo per questo motivo che Bottas ha bloccato, arrivando lungo, e sacrificando così un giro in cui aveva già due record notevoli nei primi settori. 

Peccato, poteva essere il suo momento di rivincita dopo le prestazioni non alla sua altezza delle ultime gare, invece anche stavolta si ritrova dietro a Lewis Hamilton. Stavolta l'inglese non ha mostrato l'arrogante sicurezza di altre occasioni, ma è anche vero che quella messicana non è una pista che gli aggrada più di tanto. Eppure potrebbe essere proprio qua che festeggerà il suo titolo (ma vedremo alla bandiera a scacchi...). 

Meno efficaci del previsto anche Kimi Raikkonen e Daniel Ricciardo, tanto che il primo degli inseguitori riesce ad inserirsi fra i due, al 6° posto. Parliamo ancora una volta di Esteban Ocon, che ha concretizzato alla perfezione la situazione. Precedendo di 1 centesimo Ricciardo e di 2 Nico Hulkenberg. Insomma, anche la "pole degli altri" è stata combattuta. Da parte sua il tedesco della Force India è riuscito a sopravanzare Carlos Sainz, lo "scomodo compagno di squadra", di oltre 3 decimi. Con Sergio Perez appena 13 ms oltre. 



Dunque ci si può aspettare che anche nelle retrovie ci sarà una gara aperta, dalla quale non escluderemmo a priori le due Williams: Felipe Massa e Lance Stroll sono 11° e 12° anche perché gli altri in Q2 non hanno nemmeno girato, però hanno comunque una sesta fila con il vantaggio di poter scegliere e gomme del via. Da vedere quale sarà la gara delle McLaren: come detto non hanno preso parte alle Q2, ma il motivo è anche perché con tutte le penalità che hanno già accumulato (e non è detto sia finita) era inutile sprecare gomme. Solo Fernando Alonso ha effettuato un giro di controllo, probabilmente per verificare un problema sorto in Q1, ma non sappiamo ancora con quale esito. 

Ben peggio è andata peraltro alle Haas e soprattutto alle Toro Rosso: Brendon Hartley potrebbe veder vanificato il suo buon 13° posto se fosse necessario un altro turbo, mentre Pierre Gasly non è nemmeno riuscito a partecipare dopo il problema simile accaduto nelle ultime prove libere. Così anche la Sauber riesce a figurare meglio del solito, e va detto che su questa pista sia Marcus Ericsson che Pascal Wehrlein sono meno distanziati del solito. Vedremo se sarà l'inizio della rinascita o almeno di un ritorno ad un'accettabile competitività.

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