Verstappen velocissimo, ma è Vettel ad agguantare la pole position nel momento che conta. E stavolta le Mercedes sono dietro
La cinquantesima pole position di Sebastian Vettel è particolarmente significativa, e non solo per i numeri statistici. Il tedesco della Ferrari è stato non solo veloce (giusto una sbavatura) ma efficace nel momento in cui contava, il secondo run delle Q3. Un'abilità frutto dell'esperienza che è emersa in modo ancor più significativo proprio paragonando la prestazione di Seb rispetto a quella del suo (meno esperto) antagonista in questa occasione: Max Verstappen.
L'olandese è stato pure più veloce, grazie anche (ma non solo) a una Red Bull in stato di grazia: però è mancato proprio nel momento in cui contava guadagnare non solo una partenza in prima fila, ma proprio quella che sarebbe potuta essere, e meritatamente, la sua prima pole. Invece non solo non è riuscito a ripetere le prestazioni mostrate in Q2 (analizziamo bene la questione nel nostro "mirino") ma è addirittura riuscito a finire sotto investigazione (dalla quale è uscito comunque senza sanzioni) per aver ostacolato Bottas.
Quella sul finlandese della Mercedes non è stata una semplice azione di disturbo (che già sarebbe comunque punibile): quando Valtteri si è ritrovato davanti Max in uscita dalla curva 12, ha dovuto scartare sulla destra arrivando ad affrontare la successiva frenata sia sbilanciato, sia sullo sporco. È solo per questo motivo che Bottas ha bloccato, arrivando lungo, e sacrificando così un giro in cui aveva già due record notevoli nei primi settori.
Peccato, poteva essere il suo momento di rivincita dopo le prestazioni non alla sua altezza delle ultime gare, invece anche stavolta si ritrova dietro a Lewis Hamilton. Stavolta l'inglese non ha mostrato l'arrogante sicurezza di altre occasioni, ma è anche vero che quella messicana non è una pista che gli aggrada più di tanto. Eppure potrebbe essere proprio qua che festeggerà il suo titolo (ma vedremo alla bandiera a scacchi...).
Meno efficaci del previsto anche Kimi Raikkonen e Daniel Ricciardo, tanto che il primo degli inseguitori riesce ad inserirsi fra i due, al 6° posto. Parliamo ancora una volta di Esteban Ocon, che ha concretizzato alla perfezione la situazione. Precedendo di 1 centesimo Ricciardo e di 2 Nico Hulkenberg. Insomma, anche la "pole degli altri" è stata combattuta. Da parte sua il tedesco della Force India è riuscito a sopravanzare Carlos Sainz, lo "scomodo compagno di squadra", di oltre 3 decimi. Con Sergio Perez appena 13 ms oltre.
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