Formula 1 Messico, Vettel il lottatore deve gettare la spugna

Formula 1 Messico, Vettel il lottatore deve gettare la spugna©  sutton-images.com

Bruciato in partenza il ferrarista è costretto a tornare ai box e tenta una rimonta impossibile Ma ormai è troppo tardi, il campione è Hamilton

Francesco Colla

29.10.2017 23:27

Le speranze di Sebastian Vettel di poter contendere il titolo a Lewis Hamilton vanno in frantumi poco dopo lo start, assieme all’ala anteriore della SF70H del tedesco. Che partito dalla pole ha provato a difendersi dalla partenza razzo dello scatenato Max Verstappen, meritatamente vincitore del gran premio: toccando la Red Bull ha danneggiato la parte posteriore dell’ala, poi andata in frantumi contro la gomma posteriore destra della Mercedes di Hamilton.

I due avversari sono stati costretti a tornare ai box quasi contemporaneamente, rientrando in pista al 19° (Vettel) e al 20° posto (Hamilton). Ma se il britannico, pur controvoglia può concedersi il lusso di una rimonta strategica e senza rischi (tranne il bel duello contro Alonso), Vettel è costretto a una disperata corsa contro il tempo. Prima con gomme soft, gialle, poi con le ultrasoft, porpora, con le quali martella giri veloci per tentare di tagliare il traguardo più avanti possibile. A 11 giri dal termine si ritrova al 4° posto, alle spalle del compagno di squadra Raikkonen. Timoroso chiede al suo muretto quanto sia distante il finlandese: “23 secondi” l’impietosa risposta dell’ing Adami. “Oh mamma, mia”, l’italianissima e sconsolata replica di Vettel.

Tagliato il traguardo fa onore allo sport applaudendo il nuovo campione del mondo, prima di rifugiarsi nel paddock mentre infuria la “fiesta” dei vincitori Hamilton e Verstappen. A Vettel rimane la consolazione di non aver mai mollato, dimostrando una tenacia da vero campione. Ma i rimpianti, a guardarsi indietro, non sono pochi.

Intervistato poco dopo il termine della gara, scuro in volto e con la voce sommessa, ha così risposto alla giornalista di Sky che gli chiedeva un commento sulla gara: “Non penso che sia così importante oggi. Oggi è il giorno di Lewis e bisogna fargli i complimenti. Per noi è una delusione ma non credo sarebbe giusto parlare di altre cose rispetto alla sua vittoria

Quattro splendide vittorie finora, che rischiarano un 2016 nero. Tuttavia prima della disastrosa trasferta asiatica le aspettative andavano ben oltre il titolo di vicecampione (con Bottas che ora segue a soli 15 punti in classifica): “Vedo tante cose positive ma ora non è il momento di parlarne. Mi sento giù, so che il team sta facendo tutto il possibile e mi aspetto di dare loro il doppio indietro. Nel complesso non abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati e anche se ci sono tanti punti positivi non sono dell’umore giusto per sorridere. E’ stata una stagione difficile ma a volte le cose vanno così ed è stata una battaglia corretta, con le stesse regole per tutti”.

 


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