Formula 1, Ecclestone: Ferrari fa sul serio, team non vogliono il budget cap

Formula 1, Ecclestone: Ferrari fa sul serio, team non vogliono il budget cap© sutton-images.com

La possibilità che la Ferrari lasci dopo il 2020 la Formula 1 è concreta secondo Ecclestone, che non crede si arriverà ad alcun limite di spesa, come immagina Liberty Media

Fabiano Polimeni

06.11.2017 12:49

Martedì sarà il giorno del primo confronto in seno allo Strategy Group, per discutere della proposta targata FIA e Liberty Media sulle power unit 2021, che ha fatto storcere il naso a Ferrari, Mercedes e Renault. Sarà il tavolo intorno al quale discutere anche il tema dei costi, di quali interventi adottare per abbattere le spese e del controverso budget cap, sognato dai team minori e per Liberty Media lo strumento in grado di avvicinare le squadre, ridurre le diseguaglianze e rendere sostenibile lo sport.

Sarà presente Sergio Marchionne, per ribadire la posizione della Ferrari: con le caratteristiche prospettate sui motori 2021, il Cavallino dice no. Da no alla partecipazione alla Formula 1 2021 potrebbe diventare un più plausibile no di blocco ai regolamenti immaginati da Liberty Media: rimettere in discussione l'impianto generale e avvicinarlo ai gusti dei motoristi oggi impegnati nella categoria.

A sentire Bernie Ecclestone, la “minaccia” di una Ferrari pronta a lasciare la Formula 1 - se confermerà la strada regolamentare anticipata - è reale. Quanto ci creda davvero l’ex gran capo del Circus è da vedere. «Se non riusciranno a vincere, presenteranno nuovi regolamenti. E se saranno regolamenti con i quali Ferrari riterrà di essere in difficoltà, allora lasceranno», ha dichiarato al The Independent.

Più realistico, semmai, l’esercizio del diritto di veto riconosciuto a Maranello dalla FIA, già fatto valere due anni fa, quando sul tavolo delle trattative c’erano il tema della riduzione dei costi della fornitura di power unit ai team clienti. Fu proprio la Federazione a rivelare l'opposizione Ferrari. Prima ancora, l'esistenza del diritto speciale in capo al Cavallino rampante entrò nelle carte che prospettavano la quotazione della Formula 1, nel 2012, alla Borsa di Singapore. 

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Al tema tecnico dei regolamenti si lega quello commerciale, ed Ecclestone commenta il nodo principale della discussione tra grandi team, proprietà della Formula 1 e FIA: «Non vogliono nessun budget cap e cose simili. Vogliono spendere quel che possono permettersi e ho sempre sostenuto la stessa cosa. Se le persone non sono in grado di spendere, devono lasciare. Se ci dovessero essere solo 3 o 4 squadre si dovrebbe intervenire in qualche modo, ma finché non accadrà ciò nessuno farà nulla.

Tutti i team che dicono di non potersi permettere i costi della Formula 1, non dovrebbero iscriversi».


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