Formula 1, Leclerc in Sauber nel 2018: se ne parla ad Abu Dhabi

Formula 1, Leclerc in Sauber nel 2018: se ne parla ad Abu Dhabi©  sutton-images.com

Il pilota della Ferrari Driver Academy ha convinto anche nelle prime libere del GP del Brasile. Vasseur: “Decideremo presto”

Francesco Colla

11.11.2017 11:56

La prima giornata del GP del Brasile si è conclusa con le Mercedes davanti e le Ferrari a sgomitare con le Red Bull. Ma se i giochi mondiali sono ormai chiusi, ora si aprono nuovi scenari in ottica 2018. E Charles Leclerc sembra più vicino che mai a occupare un sedile in Sauber per la prossima stagione. Il monegasco, forte del titolo in Formula 2 e dell’appoggio della Ferrari, ha corso un’altra convincente sessione di prove al volate della Sauber C36 di Pascal Wehrlein; concludendo le libere 1 col 17° tempo, davanti al temporaneo compagno di squadra Ericsson. Si è trattato della quarta e ultima prova in programma, con Leclerc che oltre a provare l’Halo per la prima volta ha chiuso la sessione con un crono di 1:11.802. Di un soffio, 55 millesimi, anche più veloce di Wehrlein nelle libere 2

Il presidente Ferrari Sergio Marchionne ambirebbe a fare di Sauber un team satellite, dove allevare sia Leclerc che Giovinazzi, anche se al momento sembra che Ericsson (cui sono legati gli sponsor più importanti) sia destinato a mantenere il suo posto. In pole position per sostituire Wehrlein, pupillo di Toto Wolff, ci sarebbe dunque Leclerc. Interrogato sulla futura line-up durante le conferenza del venerdì, il team principal Sauber Frederic Vasseur ha dichiarato: “Faremo l’annuncio ad Abu Dhabi, o almeno lo spero. Di sicuro lo faremo prima di Melbourne l’anno prossimo… Comunque penso che Charles stia facendo un buon lavoro. La situazione nelle FP1 non è mai facile perché il primo obiettivo è evitare di fare incidenti. Inoltre è sempre costante e mostra un buon ritmo. Insomma sta facendo un buon lavoro”.

Non si tratta certo di un’investitura formale ma sono comunque parole indicative sulla buona impressione fatta da Leclerc. Cha dal canto suo non tocca l’argomento, limitandosi a parlare della propria prestazione, ponendo l’accento sui miglioramenti: “La sessione mi è piaciuta molto. Prima di tutto perché ho potuto guidare su un circuito su cui avevo già pilotato. La mia conoscenza della macchina inoltre è aumentata e mi sento sempre più sicuro di me ogni volta che ho la possibilità di guidare la macchina”. 

CHI È CHARLES LECLERC


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