La concorrenza è agguerrita, i posti in numero chiuso e non è contemplato il passo falso. Dei giudizi sommari talvolta espressi su alcuni piloti transitati in Formula 1 ne scriviamo sul numero di Autosprint in edicola. Della gestione Red Bull Racing di piloti giovanissimi proiettati in pochi anni nella massima categoria e rigettati altrettanto rapidamente se il processo di ottenimento dei risultati non è immediato, si sa. Fuori Daniil Kvyat, ultimo di una lunga serie. Fuori dalla Formula 1 2018 sarà anche Pascal Wehrlein. Da nome della prima ora per rimpiazzare Rosberg a un campionato nel quale non sono bastati i 5 punti ottenuti per la Sauber a confermarne il sedile. Accanto a Charles Leclerc ci sarà Marcus Ericsson, con buona pace del contributo nullo in termini di punti: quello economico indiretto è sufficiente per ora.
Wehrlein uomo Mercedes continuerà a esserlo. Ancora nel DTM, vinto nel 2015? Proverà la strada della Super Formula giapponese? Toto Wolff sponsorizza le capacità di Pascal. Certo, non avergli offerto la promozione al sedile di Rosberg e aver preferito Bottas resta una bocciatura pesante, giunta dopo quella Force India: meglio puntare su Esteban Ocon.
Sterzi a parte: Nando, Lando e Loeb, e la lode alla versatilità
«Pascal merita senza alcun dubbio un posto in Formula 1, è tra i piloti più veloci. Al momento le cose appaiono un po' amare per quel che concerne i sedili disponibili, resterà assolutamente nel nostro team», spiega. In linea del tutto teorica, restava il posto in Williams, nella pratica, scavalcato Robert Kubica dal supporto economico garantito dai capitali russi a Sergei Sirotkin – in seconda battuta ci sarebbe Kvyat – i sedili sono tutti assegnati.
Non è ancora tempo di annunciare i programmi sportivi, «non è chiaro se correrà in una categoria diversa dalla Formula 1, è certo che resterà parte della nostra squadra», ha aggiunto Wolff.
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