Force India e Sauber tendono la mano a Liberty Media

Force India e Sauber tendono la mano a Liberty Media© sutton-images.com

Con una nota congiunta hanno reso noto d'aver ritirato il ricorso avanzato nel 2015 presso la Commissione Europea, perché esaminasse gli ostacoli alla concorrenza presenti in Formula 1

Fabiano Polimeni

25.01.2018 12:35

Era il 2015, la Formula 1 ancora saldamente nelle mani di Bernie Ecclestone e, allora come oggi, il Patto della Concordia a regolare la distribuzione dei premi tra le scuderie, fino al 2020. Force India e Sauber avanzarono un ricorso formale alla Commissione Europea perché rilevasse quelli che, sotto forma dell'enorme disparità dei ricavi FOM distribuiti alle scuderie, erano considerati veri e propri ostacoli alla competitività.

All'alba di un nuovo campionato, con una proprietà diversa e le discussioni su come consentire a più team di competere su un terreno con minori squilibri finanziari tra top team e scuderie minori, Force India e Alfa Romeo Sauber annunciano d'aver ritirato il ricorso depositato presso la Commissione Europea in materia di pratiche contrarie alla libera concorrenza in Formula 1.

Una nota congiunta delle due squadre, per dire come «siamo stati molto incoraggiati dal dialogo che si è instaurato a seguito dell'investitura di Chase Carey - e del suo nuovo team - quale presidente esecutivo e CEO della società dententrice dei diritti commerciali in Formula 1. Il loro approccio ha introdotto una nuova cultura di trasparenza nello sport e mostra la volontà di discutere problemi fondamentali quali la distribuzione dei premi in denaro, il controllo dei costi e i regolamenti sul motore».

Temi critici da affrontare nel 2018 e destinati a scrivere gli assetti dello sport nei prossimi anni. Force India e Sauber ai quali Ecclestone opponeva accordi siglati liberamente, con i quali si impegnavano ad accettare delle condizioni contrattuali note.

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«Siamo incentivati e rassicurati dall'approccio negoziale equo e imparziale adottato dalla nuova gestione della Formula 1, nei confronti di tutti i team e dei loro problemi. Sebbene le preoccupazioni che portarono al ricorso fossero pienamente giustificate, crediamo che questo nuovo approccio assicuri le garanzie necessarie affinché i nostri timori vengano esaminati oggettivamente. Preferiamo risolvere i problemi che incontra lo sport attraverso il dialogo piuttosto che mediante una disputa legale».

Una mano tesa nel momento in cui le discussioni registrano una certa convergenza sulla necessità di limitare i costi. Dal principio di massima si dovrà passare a scrivere regole, stringere accordi e fissare paletti precisi perché diventi operativo il limite alle spese. La nota di Force India e Sauber si conclude segnalando come «vogliamo supportare questo processo di trasformazione della Formula 1, perciò abbiamo ritirato il nostro ricorso con effetto immediato».

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