Formula 1, il nuovo asfalto di Barcellona all'esame Pirelli

Formula 1, il nuovo asfalto di Barcellona all'esame Pirelli© sutton-images.com

Dopo la riasfaltatura del Circuit de Catalunya, Pirelli si appresta a effettuare rilievi per valutare la rugosità del fondo. Le prime giornate dei test invernali porteranno a una naturale evoluzione dell'aderenza

Presente in

Fabiano Polimeni

29.01.2018 12:57

Due tra le piste più esigenti sulle gomme del calendario 2018 proporranno un nuovo asfalto. A Barcellona, dove le operazioni di posa del secondo strato sono state ultimate la scorsa settimana, si aggiunge Silverstone, che ha avviato uguale intervento, iniziando dal rettilineo principale del tracciato National. Lavori che porteranno Pirelli a riesaminare le caratteristiche del fondo, la rugosità, adeguando le selezioni delle mescole che verranno proposte in occasione dei due gran premi.

Mario Isola, Car Racing manager Pirelli, si proietta all'immediato, guarda ai test invernali che il Circuit de Catalunya ospiterà dal 26 febbraio e quali saranno gli aspetti che caratterizzano un asfalto di recente posa e in fase evolutiva. «I responsabili del circuito mi hanno detto che l'obiettivo è quello di realizzare un asfalto simile, in termini di rugosità, al vecchio. Chiaramente non è possibile avere un nuovo asfalto esattamente identico, ma quello è l'obiettivo.

So che hanno in programma di far girare tante macchine tra la fine dei lavori e l'avvio dei test invernali, per provare a stabilizzarlo, essendoci una forte evoluzione all'inizio, dettata dalla presenza di olio, bitume e cose di questo tipo», ha spiegato a Motorsport.com.

Nel 2017, pur avendo offerto la mescola Hard a Barcellona, risultò troppo dura in rapporto al reale impegno e l'energia scaricata sulle gomme. Saranno interessanti i riscontri che arriveranno dai test per capire quanto si potrà "ammorbidire" la selezione, con una supersoft destinata a entrare in gioco. Pirelli effettuerà nel corso di questa settimana un primo esame granulometrico del fondo posato, intervento che dirà delle prime grandi differenze rispetto al precedente asfalto.

24 Ore di Daytona, Alonso: problemi e opportunità

Verrà trattato per ripulirlo dagli oli che naturalmente risalgono in superficie successivamente alla posa: «Si possono fare lavaggi ad alta pressione, utilizzare macchinari che puliscono un po' il primo strato scivoloso. E' probabile che nel primo giorno di test, forse nei primi due, ci sia una marcata evoluzione, poi però dovremmo avere delle condizioni uniformi. Forse avremo bisogno di riconsiderare l'allocazione di mescole: ne selezioniamo tre a ogni evento in funzione della rugosità dell'asfalto, della configurazione e dell'energia che scarica sulle gomme. Abbiamo un database dal quale possiamo selezionare le mescole sulla base di tutte queste informazioni».

Una scelta ancora distante, che andrà comunicata alla FIA e ai team un mese prima dell'evento, quindi a inizio aprile.  

La scelta del casco, una questione di testa


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi