Tost, ambizione quinto posto per Toro Rosso

Inizia bene la STR13 motorizzata Honda a Barcellona. Il team principal crede nelle capacità del motorista e racconta di due realtà sintonizzate sulla stessa lunghezza d'onda. Key sul rapporto esclusivo con Honda: "E' stato possibile influenzare certe scelte"

Fabiano Polimeni

26.02.2018 ( Aggiornata il 26.02.2018 14:56 )

Pasta e sushi a pranzo, in Toro Rosso. E' la sintesi culinaria dell'unione di due culture, che dovrà portare a disputare un campionato in lotta con le altre scuderie a metà schieramento. L'ambizione più alta, giocarsi la quarta o quinta posizione nel mondiale Costruttori. Franz Tost non vede ragioni per le quali non sarà possibile contendere il piazzamento.

La prima mattinata di test invernali a Barcellona ha restituito un buon numero di giri, 72 passaggi per Brendon Hartley, senza problemi di sorta. E' la necessità principale in questa prima sessione, accumulare chilometri e scoprire il nuovo progetto. «Non vedo alcun problema, la power unit sta funzionando piuttosto bene e sono convinto che Honda ha le capacità e le competenze per sviluppare il motore per portarci al livello che ci aspettiamo. Vedo la collaborazione con Honda molto positivamente, perché hanno compiuto parecchi progressi negli ultimi mesi sul lato affidabilistico e prestazionale, non vediamo l'ora inizi la stagione», è stato il racconto di Franz Tost nella conferenza stampa del mattino, dopo la presentazione della STR13, mentre in pista Hartley inanellava i primi passaggi.

Per tutti, inutile parlare di prestazioni e tempi. Oggi come fino all'ultima giornata di test invernali. «Devo avere un quadro più chiaro delle nostre prestazioni qui e nei primi due o tre gran premi, l'obiettivo Toro Rosso è quello di essere davanti alle squadre di metà schieramento e vorrà dire essere intorno alla quinta posizione. Con Honda abbiamo un rapporto lavorativo fantastico, sono stati mesi densi di impegni come potete immaginare, senza nessun problema. Ho vissuto e lavorato per un anno in Giappone e dunque conosco un po' della loro cultura.

Lavorare insieme comporta metodi completamente differenti da quelli utilizzati in un'azienda europea. Così, abbiamo fatto conoscere ai nostri ingegneri questa nuova cultura organizzando dei seminari nella nostra factory, in modo che potessero comprendere meglio il pensiero giapponese. Penso che sia stato utile, perché quello che ho visto finora è una cooperazione efficace e già di alto livello».

La diretta dei test a Barcellona

Si spinge a battezzare la collaborazione con Honda come una boccata d'aria fresca, invece, il direttore tecnico, James Key: «Un altro aspetto importante di questa partnership è che si tratta di una fornitura di motori esclusiva, che rappresenta un'opportunità fantastica per noi e altrettanto per la Honda, che lavora con una nuova squadra nell'era di queste power unit. Per noi non si è trattato solo di installare un motore e discutere di tutta la marea di dettagli che ne derivano - il software, l'elettronica, il funzionamento del motore stesso, i sistemi di raffreddamento e persino il layout del nostro garage -.

È stato anche un modo per essere in relazione con il nostro partner motoristico e avere delle buone influenze su certi elementi. Per noi è stata una sfida stimolante passare a una nuova fornitura di motori esclusiva ed essere coinvolti a questo livello, finora è stata un'esperienza grandiosa».


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