Formula 1 Australia, prima verifica Pirelli: obiettivo 2 pit

Formula 1 Australia, prima verifica Pirelli: obiettivo 2 pit© Pirelli

Lo sviluppo della gamma 2018 è ruotato intorno alla necessità di garantire più pit-stop a ogni gran premio e la possibilità di differenziare le finestre delle soste. L'Albert Park evolverà parecchio il grip offerto tra libere e gara, occhio al meteo

Fabiano Polimeni

20.03.2018 09:15

Si riparte da Melbourne, con certezze e incognite. Le prime sono legate all'offerta Pirelli 2018, pneumatici più morbidi, uno step in media, aspettando l'esordio a Monaco della novità Hypersoft, due livelli più morbida della Ultrasoft. E saranno le mescole responsabili, in parte, dell'escalation prestazionale attesa, già intravista nei test e pronta ad abbattere i record non ancora riscritti nel precedente campionato. Il Gran Premio d'Australia ha nell'1'22”188, pole di Lewis Hamilton, il crono da cancellare. Applicare il delta di miglioramento atteso, prossimo ai 2”, vorrebbe dire una pole da 1'20”. Le indicazioni nelle libere del venerdì diranno quale sarà il target verosimile.

Per creare maggiori incognite, strategiche anzitutto, Pirelli si è dotata di un nuovo software di simulazione, in grado di suggerire le possibili opzioni in funzione della mescola impiegata in gara. Anche da qui passa la scelta di quali mescole offrire in ciascun week end, per garantire il raggiungimento dell'obiettivo fissato lo scorso anno nello sviluppo della nuova gamma: due pit-stop a gran premio. Non solo più soste, ma anche la possibilità di effettuarle in finestre differenti, altro fattore di variabilità buono per movimentare le gare. Incognita strettamente legata a Melbourne, al week end d'apertura, è il meteo. Le previsioni della prima ora indicano un week end con temperature elevate e sole nelle prime due giornate, che potrebbe lasciar spazio a una gara meno calda, temperature più basse e qualche chance di pioggia.

Pista contraddistinta da bassi livelli di aderenza, Melbourne per le caratteristiche di tracciato cittadino semipermanente registra una marcata evoluzione del fondo nell'arco del week end. Se lo scorso anno non fu problematico portare a termine il gran premio effettuando un'unica sosta, dal via sulla Ultrasoft al passaggio generalizzato alla mescola Soft, le indicazioni che scaturiranno dai long run al venerdì, al netto della gommatura destinata ad aumentare, diranno se resterà un'alternativa percorribile rispetto a una strategia su due pit-stop. L'abrasione dell'asfalto si colloca nella media della scala Pirelli e le forze laterali scaricate sulle gomme sono limitate, come lo stress al quale sono sottoposte le gomme. La configurazione tutta grandi frenate e ripartenze, nonché la presenza di numerose curve ad angolo retto, pone l'accento sull'importanza del grip meccanico, legato a un carico aerodinamico medio-alto.

«I test pre-stagione hanno mostrato una forte evoluzione delle prestazioni di monoposto e mescole 2018. In Australia troveremo delle condizioni meteo molto diverse da quelle di Barcellona. A Melbourne il clima in questo periodo dell’anno può variare da freddo e umido a molto caldo. Dai dati raccolti finora, le mescole più morbide dovrebbero dare la possibilità ai piloti di scegliere tra una o due soste, a differenza del 2017», spiega Mario Isola, responsabile Car Racing Pirelli. Nominalmente la selezione è la medesima di un anno fa, con Soft, Supersoft e Ultrasoft, da impiegare con valori di pressione minima di gonfiaggio fissati in 22 psi all'avantreno e 19,5 psi al retrotreno.

«Come sempre la prima gara dell’anno è piena di incognite, ma speriamo di vedere un Gran premio entusiasmante nel quale la strategia gioca un ruolo chiave», aggiunge Isola.


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