Formula 1, Brawn e l'elemento vitale assente a Melbourne

Formula 1, Brawn e l'elemento vitale assente a Melbourne© sutton-images.com
L'ingrediente più atteso dal pubblico si è confermato il grande assente della gara d'apertura del mondiale. Le soluzioni a breve non sono molte, l'attesa va al 2021 per una nuova configurazione aerodinamica
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Fabiano Polimeni

27.03.2018 12:32

Quasi non fa più notizia, l'assenza di sorpassi. E il Gran Premio d'Australia, nonostante il tentativo di facilitare il compito e offrire una chance in più, con l'aggiunta di un terzo tratto nel quale usare l'ala mobile, ha restituito un numero irrisorio di cambi di posizione in pista: appena 5. Intervenire sul disegno del tracciato è una necessità che coinvolge molte piste, tutt'altro che immediata da realizzare, per limiti fisici e per gli investimenti cospicui richiesti. L'incremento delle prestazioni, la riduzione degli spazi di frenata, le turbolenze nocive alle quali sono sottoposte le monoposto nel momento in cui si avvicinano a chi precede con un gap di 1” o poco oltre, rendono i tentativi di sorpasso merce rara. E' giusto siano manovre costruite, azzardate, non semplici scambi di posizione, oggettivamente, però, senza una differenza di velocità netta tra due monoposto, l'impresa è titanica.

Se in Bahrain è attesa la presentazione di un quadro regolamentare sulle power unit post-2020 aggiornato, che metta d'accordo le esigenze di Ferrari, Mercedes e Renault con le necessità praticamente opposte di potenziali nuovi motoristi, vedi l'eliminazione del sistema di recupero d'energia sul turbocompressore, al 2021 guarda anche il gruppo tecnico della FIA e Liberty Media, impegnato in un programma di ricerca con due modelli di monoposto in galleria del vento. L'obiettivo: capire come e in quali aree della progettazione intervenire, dal punto di vista aerodinamico, per ridurre la sensibilità e la perdita di deportanza in aria sporca, come viene definita la situazione di una monoposto molto vicina a un'altra che la precede.

Passerà ancora molto tempo prima che si metta a punto una nuova visione. Così, dopo lo spettacolo non esattamente da urlo offerto a Melbourne dalle 20 monoposto, Ross Brawn ha rilevato: «E' mancato un ingrediente vitale, chiamato sorpasso. Ci sono state davvero poche manovre nella gara d'apertura. E' vitale che le macchine siano in grado di correre vicine, quando c'è solo una piccola differenza di velocità tra due monoposto è quasi impossibile per chi insegue avvicinarsi abbastanza per costruire un attacco».

Fin qui, una realtà consolidata. In negativo. Prima che gli sforzi in atto, mirati sulle caratteristiche delle monoposto, producano effetti, passerà molto tempo e di correttivi sul breve periodo si limitano a immaginare un possibile incremento delle zone nelle quali usare il DRS anche su altre piste, cura palliativa per un malato al quale servirebbe ben altro. La possibilità c'è ed è stata confermata da Charlie Whiting nel week end di Melbourne, individuando nel Bahrain, Baku e Montreal le gare nelle quali potremmo registrare un incremento dell'uso del DRS.

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«I tifosi di Formula1 vogliono assistere a uno spettacolo migliore e il sorpasso è l'elemento più eccitante e spettacolare che si possa avere in pista. Tutta la Formula 1 deve compiere uno sforzo per soddisfare questo bisogno, perché i tifosi sono il nostro bene più grande», ha aggiunto Ross Brawn.

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