Formula 1, addio alle rimonte facili?

Formula 1, addio alle rimonte facili?© sutton-images.com
Pur guidando una Mercedes, le difficoltà di Valtteri Bottas nel recuperare dalla quindicesima posizione confermano la maggior competitività delle macchine a metà gruppo. Wolff dà il "benvenuto" alla nuova realtà anche se è prematuro per dire di una tendenza 2018

Fabiano Polimeni

27.03.2018 16:14

E' mancato clamorosamente nel momento decisivo, Valtteri Bottas. L'errore in qualifica condiziona non solo il suo Gran Premio d'Australia ma anche le possibilità Mercedes nella marcatura delle due Ferrari in gara. Uno scenario chiaramente diverso dallo scorso anno si è avuto nell'assenza di una rimonta che sembrava alla portata del pilota finlandese, partito 15° per la sostituzione del cambio. Presto, però, per dire già di una tendenza.

D'accordo le difficoltà di sorpasso all'Albert Park, d'accordo la necessità di dover gestire le temperature sui 58 giri di gara, l'esordio stagionale di Bottas può comunque bollarsi come una cocente delusione. Dalla quale riprendersi in fretta, in Bahrain. Lo aspetta Hamilton, per contare su una pedina strategica in più da opporre alla concorrenza: «Valtteri lavorerà alacremente per assicurarsi di essere lì, voglio dire, sarà certamente in grado di lottare per vincere quest'anno. Non sarà come oggi (domenica; ndr) ma credo che la gara abbia probabilmente dimostrato come, se lo scorso anno era importante avere due macchine lì davanti, forse oggi è più importante ancora, specialmente essendoci le Red Bull ed entrambi i piloti Ferrari». Già, perché il finlandese in stato di grazia, a Melbourne, è stato un consistente Kimi Raikkonen, sull'intero arco del week end.

Se l'errore commesso al sabato è totalmente responsabilità di Bottas, Toto Wolff commenta la mancata, "facile", rimonta segnalando uno scenario diverso dal passato: anche se guidi una Mercedes, recuperare posizioni è molto più arduo rispetto a un anno fa. «Credo sia la realtà. Ha sorpassato più gente di chiunque altro. Ha passato Stroll, Ocon e Vandoorne, tre sorpassi, poi ha avuto fortuna con la safety car. Ha centrato il timing perfetto, senza il quale non sarebbe entrato tra i primi 10, però credo che l'intero gruppo sia più compatto e non ci sia lo scenario di una macchina in grado di passeggiare tra lo schieramento come abbiamo visto in passato. Benvenuti nel nuovo mondo».

Sterzi a parte: Addio a Fabrizio Frizzi, se ne è andato uno di noi

Difficoltà di sorpasso registrate anche dai due Red Bull sulle Haas, giustificate dal deficit di potenza del motore Renault sull'unità Ferrari. La necessità di salvaguardare la power unit perché arrivi a completare un ciclo di vita medio di almeno 7 week end di gara impatta anche sulle possibilità di ricorso al tasto OB (Overtake Button), il pulsante che offre una mappatura più aggressiva per tentare il sorpasso: da usare con parsimonia. Bottas che si è limitato a certificare l'esperienza nuova: «E' senza dubbio più arduo che in passato guadagnare posizioni. Tutte le squadre sono più vicine e questo rende le cose più complicate, quest'anno le macchine hanno più carico aerodinamico e seguire da vicino è ancora più difficile; la differenza di motore non è enorme, abbiamo ancora un po' di vantaggio su Renault ma non tantissimo e sono macchine tutt'altro che cattive in curva. Davvero non riuscivo ad avvicinarmi di più».

L'editoriale: La Ferrari morde e Piedone esulta


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi