Formula 1 Bahrain, Red Bull in cerca del primo acuto

Formula 1 Bahrain, Red Bull in cerca del primo acuto© sutton-images.com

In Australia ha offerto indizi del potenziale presente sulla RB14, il Bahrain resta un'incognita per il gap che sconterà sulla power unit. Il primo back-to-back dell'anno vedrà, poi, l'appuntamento favorevole in Cina

Fabiano Polimeni

30.03.2018 09:13

Via dalla prima gara stagionale con l'indizio di un giro veloce, il più veloce, in gara, buono a suggerire altri esiti e altro potenziale, per Red Bull, rispetto ai piazzamenti australiani, condizionati dalla penalizzazione nella quale è incorso Ricciardo e nell'errore di Max Verstappen a inizio gran premio, con una monoposto danneggiata nell'estrattore. Ad attendere la RB14 (e Renault) il primo back-to-back dell'anno: Bahrain e Cina in sequenza, sette giorni per chiarirsi meglio le idee, tutti, sul posizionamento al vertice.

Piste che impegnano il motore, caratterizzate da lunghi rettilinei, Sakhir probabilmente più critica di Shanghai, sulla quale non manca il terreno sul quale far valere il gran potenziale in curva della RB14. Aspetti coreografici a parte, gara in notturna a parte, in Bahrain l'accento sarà tutto sui temi della stabilità in frenata, l'efficienza in trazione, lo sviluppo della potenza sui rettilinei e il recupero dell'energia. Per i motorizzati Renault, la variabile Haas da neutralizzare.

«E' un evento insidioso, le sessioni di libere si svolgono di giorno e al caldo, quelle importanti, invece, qualifiche e gara, sono di sera, quando la pista si raffredda, perciò devi essere pronto ad adattarti con l'assetto. Solitamente, se sei veloce non modifichi molto la macchina, in Bahrain, invece, sei costretto a farlo perché le condizioni cambiano tantissimo di sera», spiega Ricciardo, abbonato alle posizioni tra la quarta (due volte nell'era turbo ibrida) e la sesta a Sakhir, dove lo scorso anno chiuse quinto, mentre Max Verstappen era costretto al ritiro per problemi ai freni.

«E' un week end interessante, poiché hai solo una sessione per capire come si comporta la macchina in condizioni di gara e di notte, le altre due sessioni (libere 1 e 3; ndr) si svolgono di giorno e fa caldo. E' una pista molto tecnica in sé, curve lente e altre molto veloci, lo rendono un circuito divertente», aggiunge Verstappen.

Dopo il Bahrain sarà la volta della Cina, primo banco di prova sufficientemente completo della stagione, per l'insieme di curve veloci, lunghi appoggi, cambi di direzione, rettilinei, tornanti. Un anno fa a podio Verstappen, Ricciardo a seguire. «E' una pista alla quale, per qualche motivo, non mi sono adattato inizialmente, negli anni però l'ho apprezzata sempre di più. E' un circuito super-tecnico, curva 1 e 2 sono folli e impegnano molto le gomme anteriori. Sono ancora alla ricerca di un podio lì, ho sempre trovato una buona velocità e speriamo di avere un'opportunità con la RB14», analizza il pilota australiano.

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Cina che, un anno fa, sembrava prospettare la tanto attesa lotta a tre per il campionato: Hamilton-Vettel-Verstappen. Altre pagine scrisse la stagione. «Fu una gara positiva per me, con un podio. La pista è piuttosto impegnativa sulle gomme, in particolare le anteriori», ricorda Verstappen. Prima, però, pensieri rivolti al Bahrain, sperando in una sorpresa pasquale posticipata.

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