Formula 1 Bahrain, Wolff: pista diversa sfida uguale

Formula 1 Bahrain, Wolff: pista diversa sfida uguale© sutton-images.com

Mercedes ha metabolizzato la sconfitta di Melbourne e applicato i correttivi necessari. Toto Wolff si aspetta una Ferrari molto veloce sui rettilinei di Sakhir e assicura: sarà una lotta serrata

Fabiano Polimeni

04.04.2018 09:38

Un avvio con un mezzo passo falso, costato 7 punti. Ma anche una dimostrazione di forza in qualifica da valere un'evidente dichiarazione di intenti e superiorità. Altra storia, poi, in gara. Mercedes con una sola punta, costretta a fronteggiare la tenaglia strategica Ferrari. Dal Bahrain è atteso a un pronto recupero Valtteri Bottas, invocato indirettamente da Lewis Hamilton nel dopogara di Melbourne. Quanto all'errore di calcolo verificatosi in regime di VSC, i correttivi sono relativamente semplici da introdurre.

Toto Wolff torna sul “cortocircuito” che ha fatto la differenza tra un avvio vincente, a concretizzare una superiorità velocistica innegabile, sebbene molto inferiore nella misura in gara, rispetto al margine garantito sul giro di qualifica: «L'apertura stagionale in Australia non si è certo conclusa nel modo che speravamo. La squadra ha lavorato senza sosta per accertarsi che gli errori non si verifichino di nuovo. Avevamo il sospetto che la nuova stagione sarebbe stata una lotta serrata e la prima gara ha confermato tali sospetti. Abbiamo commesso degli errori e non abbiamo reso al nostro massimo, questo ci ricorda che siamo nella categoria del motorsport più difficile al mondo, dove ogni errore è punito».

Una prassi oramai nota, in Mercedes. I guai occorsi in pista, che siano tecnici o tattici, analizzati ed esternati pubblicamente, trasparenza per riconoscere il passo falso e assicurare d'aver posto rimedio. In Bahrain si va per ribadire il primato e correre con due monoposto nelle zone che competono alla W09. Valtteri Bottas si prese la pole position un anno fa, Sakhir dovrà essere il vero esordio stagionale: troppo brutto il film visto a Melbourne, tra il grave errore in qualifica e la modesta rimonta in gara.

«Fa male lasciare tutti quei punti sul tavolo, soprattutto perché sappiamo avevamo il passo per vincere in Australia. Di ritorno alla base, abbiamo fatto quel che facciamo sempre dopo un week end difficile, accertarci di aver capito cos'è andato storto e avviare un processo perché non si ripeta qualcosa di simile in futuro. I momenti dolorosi sono quelli di vero apprendimento, gli errori commessi si trasformano in allenamento», prosegue Wolff.

La sfida a tre continuerà a vedere nella Ferrari il rivale più temibile e sarà interessante cercare conferma a quanto intuito nella prima gara dell'anno: una monoposto molto veloce sui rettilinei. Merito del motore 062 Evo, merito del passo un po' più lungo. Il trittico di gare in arrivo è destinato a certificare le impressioni della prima ora, con Bahrain, Cina e Azerbaijan che sono in vario modo palestre per cimentarsi nell'esercizio della velocità massima.

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«Ci aspettiamo che il Bahrain sia un altro week end impegnativo, sebbene le sfide saranno di una natura del tutto diversa. La corsa nel deserto è insidiosa perché le condizioni cambiano drasticamente tra le sessioni. Le libere 1 e libere 3 si svolgono al caldo del giorno, mentre qualifiche e gara dopo il tramonto, pertanto fa molto più fresco. Ciò rende estremamente difficile trovare il giusto assetto della monoposto», spiega Toto Wolff. «E' anche una pista esigente sulla potenza, con i lunghi rettilinei. Abbiamo visto a Melbourne che le Ferrari in particolare sono molto veloci, mi aspetto sia una battaglia ravvicinata».

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