Formula 1 Bahrain: i numeri che contano, tra digiuni e primati

Formula 1 Bahrain: i numeri che contano, tra digiuni e primati© sutton-images.com

Hamilton può battere la striscia positiva di Raikkonen con un arrivo tra i primi 10. McLaren è prossima alle 100 gare senza una vittoria. Vettel taglia il traguardo dei 200 GP in Formula 1 e Raikkonen vuole l'ultimo gradino del podio sul quale non è salito in Bahrain

Fabiano Polimeni

04.04.2018 12:54

Week end denso di curiosità statistiche, quello che si prospetta a Sakhir. Il Gran Premio del Bahrain è stato, nell'era ibrida, terreno sul quale esprimere al meglio la forza delle power unit Mercedes. Dal monopolio della top ten nel 2014 (6 macchine su 10, 4 tra i primi 5), consegnato alla storia per la battaglia Hamilton-Rosberg, all'interruzione del dominio a opera di Sebastian Vettel e della Ferrari, un anno fa. Tendenze che non depongono in favore di Renault e Red Bull, binomio che pure ha trionfato in Bahrain, nel 2012 e 2013.

Vinse nel 2012 Vettel, davanti a Raikkonen, il pilota che ha collezionato il maggior numero di podi nella gara nel deserto, ben 8 in 12 partecipazioni, senza mai agguantare il successo. Né la partenza dalla prima fila. Conta, pur non essendo decisiva. E, ancora i numeri, raccontano come nelle ultime 5 edizioni solo una volta la pole position si sia trasformata in vittoria, nel 2015, autore Lewis Hamilton. Pista che offre buone occasioni di sorpasso, è anche vero che mai la vittoria è arrivata partendo da una posizione più arretrata della seconda fila.

La correlazione pole-vittoria vede Hamilton trasformare al 50%: 1 pole su 2 è stata poi concretizzata a Sakhir, diversamente dal primato negativo in Australia, dove le 7 pole ottenute in ben 5 occasioni non lo hanno visto primeggiare in gara. Un week end perfetto vedrebbe Lewis battere il record di 40 pole position seguite dalla vittoria, oggi in coabitazione con Michael Schumacher.

C'è, poi, un dato più che mai interessante. Dice della costanza di rendimento. Dovesse ottenere un altro arrivo tra i primi 10, Lewis Hamilton eguaglierebbe la striscia record di Kimi Raikkonen: 26 gran premi consecutivi conclusi in zona punti. C'è la delusione di Melbourne da spazzare via e un successo sarebbe il modo ideale di celebrare i 100 gran premi al volante di una Mercedes. E' l'unico pilota, Hamilton, ad aver raggiunto i 100 gran premi con due scuderie diverse: 110 disputati per la McLaren, 100 domenica con Mercedes.

Saranno 200, invece, le partenze in Formula 1 di Sebastian Vettel, cifra esatta dopo la conquista del podio numero 100 in Australia. Seb sarà il diciottesimo pilota a raggiungere quota 200 gare in carriera. Lo scorso anno, pur vincendo, non si è realizzato uno scenario che in 9 occasioni su 13 vincitori ha trovato conferma: chi trionfava a Sakhir diventava campione del mondo a fine anno.

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Statistiche non solo di vincenti e vincitori. Statistiche anche di lunghi digiuni, alla vigilia del Gran Premio del Bahrain. Quantomeno improbabile che McLaren riesca a trionfare domenica, pertanto, è prossimo il superamento delle 100 gare disputate senza ottenere una vittoria: mai avvenuto prima nella storia della scuderia di Woking. L'ultimo acuto è quello di Jenson Button, nel 2012, a Interlagos. Una striscia peggiore è stata registrata solo dalla Williams – 132 GP di digiuno, tra Brasile 2004 e Spagna 2012 – e Ligier – 231 gran premi corsi tra la vittoria in Canada del 1981 e a Monaco nel 1996 –.

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