Arrivabene sul pit-stop del Bahrain: colpa di un sensore

Arrivabene sul pit-stop del Bahrain: colpa di un sensore© sutton-images.com

Il cambio gomme che ha portato alla frattura della gamba di Francesco Cigarini è stato spiegato dal team principal Ferrari

Maurizio Voltini

13.04.2018 17:23

Ieri il meccanico della Ferrari che era rimasto ferito nel malaugurato pit-stop di Raikkonen in Bahrain, Francesco Cigarini, è rientrato in Italia facendo sapere che tutto sta andando per il verso giusto nel suo recupero, dopo la doppia frattura alla gamba sinistra, e ringraziando tutti quelli che si sono preoccupati per lui.

L'episodio non si è però esaurito qui e anche nel corso della conferenza stampa con i team principal in Cina sono state rivolte parecchie domande in merito a Maurizio Arrivabene, che ha voluto far ben presente un paio di punti. Per cominciare: «Vorrei fosse chiaro una volta per tutte che il team è stato colpito da quanto successo: un membro del nostro team è stato ferito, quindi è nel nostro interesse rivedere la procedura generale del cambio gomme».

Proseguendo: «Abbiamo una procedura impostata per garantire che i cambi gomme siano eseguiti nella modalità più sicura. In questo caso abbiamo tre fattori: uno riguarda il controllo umano, l'altro riguarda la meccanica, l'altro riguarda il dispositivo elettronico. Quello che è successo è stata una cattiva gestione della ruota posteriore sinistra. Non c'è stata una lettura perfetta da parte del dispositivo elettronico che dà il semaforo verde. Abbiamo esaminato tutte le procedure insieme alla FIA, assicurandoci che questa cosa non succedesse più, ed è nel nostro interesse, perché ci preoccupiamo delle nostre persone prima di ogni altra cosa».

Insomma, a innescare il tutto sarebbe stata una lettura errata da parte di un sensore, in seguito alla quale sono stati dati tutti gli "ok" per far abbassare la macchina e lasciar partire Raikkonen. Peccato che Francesco avesse ancora la ruota da sostituire in mano e non abbia fatto in tempo a scansarsi. Rimediando lui la frattura di tibia e perone, e la squadra una multa di 50mila euro.

A conferenza finita, Arrivabene ha poi chiesto di prendere la parola, aggiungendo: «Desidero ringraziare il nostro medico di squadra, lo staff medico della FIA e anche le autorità del Bahrain. Ci hanno immediatamente concesso i migliori medici per l'intervento chirurgico e ci hanno assistito 24 ore al giorno, quindi grazie a tutti loro».

Ciò nonostante, l'argomento degli unsafe release è rimasto di attualità perché anche oggi se n'è verificato uno, a Stoffel Vandoorne, ripartito dal cambio gomme con una ruota mal fissata. Il pilota si è fermato subito non appena se n'è accorto, e questo ha evitato al team sanzioni maggiori rispetto a una multa di 5.000 euro. Però è già la quinta volta in nemmeno tre weekend di gara, dopo il doppio ritiro Haas in Australia e i due episodi sempre a Raikkonen in Bahrain. A questo punto crediamo sarà difficile che la Fia non intervenga in modo ufficiale sulla questione, proprio perché alla fine qualcuno si è fatto davvero male: è la prima volta che capita da quando una ruota persa da Webber in pitlane colpì un cameraman nel GP Germania 2013. Fu proprio quell'episodio a far introdurre la regola che mirava a punire pit-stop troppo frettolosi e pericolosi.

 


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