Formula 1 Baku, qualifiche double face per Ferrari

Formula 1 Baku, qualifiche double face per Ferrari© sutton-images.com

Terza pole consecutiva in Azerbaijan per Vettel, complice un errore di Raikkonen che scivola al sesto posto dopo una Q2 travagliata

Francesco Colla

28.04.2018 16:59

Dalla mezza delusione del venerdi al sorriso splendente del sabato. Sebastian Vettel si prende, complice un errore del compagno di squadra Raikkonen, la terza pole consecutiva al GP di Azerbaijan. Ribaltando non solo la situazione delle libere 1 e 2, ma soprattutto i rapporti di forza in qualifica rispetto alla scorsa stagione, quando la pole era territorio di caccia Mercedes.

Vettel ha dimostrato fin dalle libere 3 di aver trovato il feeling con la macchina e il circuito cittadino azero, tanto bello quanto difficoltoso. Capace, complice il vento forte, di far sbagliare tutti. Compreso il tedesco, in pole grazie al tempo fatto registrare nel primo tentativo delle Q3, 1:41.498, col secondo vanificato da un paio di errori, compensati da un traverso di Raikkonen. A pochi istanti dal termine la prima piazzola dello schieramento portava già la firma di Iceman, veloce e grintoso come non mai: grazie a parziali di 35.283 nel primo settore e 40.704 nel secondo il finlandese aveva un vantaggio di oltre 2 decimi su Vettel. Ma una spettacolare quanto fatale scodata in uscita della curva 16 ha vanificato gli sforzi di Raikkonen, relegato in terza fila e ultimo tra i top driver.

Kimi, visibilmente amareggiato, sceso dalla monoposto ha commentato a monosillabi la propria giornata, caratterizzata anche da una Q2 sofferta, salvata in extremis dal ritorno ai box per montare le gomme ultrasoft dopo aver spiattellato le soft rosse con cui partiranno i piloti davanti a lui. “Ho semplicemente commesso un errore” ha sussurrato, ancor meno in vena del solito di rilasciare dichiarazioni.

Allo stesso tempo un Vettel raggiante sedeva tra Hamilton e Bottas durante la conferenza stampa, felice della prima pole a Baku in carriera ma ancor più della sua SF71H, capace di battere le W09 nonostante Mercedes abbia autorizzato l'utilizzo di una mappatura ancora più spinta per le qualifiche. E nonostante non abbia registrato parziali da record: 35.305 nel primo settore (terzo tempo); 40.905 nel secondo (quarto tempo); 25.288 nel terzo (sesto tempo).

"Sono stato molto contento del primo giro, anche se non sono stato perfetto. La macchina andava bene, faceva quello che volevo – ha dichiarato Vettel -. Nel Q3 dopo il primo tentativo ero davvero molto contento, anche se forse potevo fare qualcosina di meglio nel settore centrale tra la curva 6 e la curva 11, dove sono andato un pochino più largo del dovuto, però il resto del giro è stato davvero buono ed ho avuto un'ottima uscita anche dall'ultima curva, che oggi era particolarmente difficile, con il vento che ha giocato scherzi un po' a tutti. Forse ho avuto anche un pizzico di scia dalle vetture davanti a me, quindi sono stato davvero molto contento di come ho messo insieme il giro, anche se forse potevo fare un pochino meglio".

Tutt'altra storia rispetto al venerdì: "Ieri avevo faticato a trovare il ritmo ed ero un po' arrabbiato ma oggi - ha proseguito - è scattato qualcosa. Credo che la gara sarà intensa, qualsiasi cosa può accadere, dato che qui è molto probabile l'ingresso della safety car. Staremo a vedere".

E da vedere potrebbe esserci parecchio. Ricordando tre le safety car intervenute nel 2017, che avevano pesantemente condizionato una gara folle caratterizzata da uno scambio di scorrettezze tra Hamilton e Vettel proprio in regime di safety.

 


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