Formula 1 Spagna, Red Bull in cerca di riscatto dopo il disastro di Baku

Formula 1 Spagna, Red Bull in cerca di riscatto dopo il disastro di Baku© sutton-images.com

Tra sviluppo delle monoposto e necessità di recuperare terreno, Red Bull si prepara alla prima gara dell'anno che si presenta molto favorevole alla RB14. La curiosità di Max di scoprire le carte degli avversari

Fabiano Polimeni

04.05.2018 15:03

Quattro ritiri con due macchine. Troppi se vuoi essere credibile aspirante al titolo. Red Bull ha lasciato sul campo troppi punti, per guai legati all'affidabilità e per incidenti. Nella stagione in cui il progetto RB14 si è dimostrato competitivo sin dall'inizio, non senza lacune legate alla power unit, a essere anello debole è stato Max Verstappen. Il duplice ritiro di Baku è inaccettabile e pesa come un macigno.

La prossima fermata sarà Barcellona, pista buona per lottare alla pari con Ferrari e Mercedes, circuito che in inverno ha mostrato i primi lampi di competitività della monoposto, a esaltarsi sulle curve del Montmelo.

Il Gran Premio di Spagna per provare ad avviare un recupero dai meno 59 punti nei quali naviga nel campionato Costruttori e i meno 33 di Ricciardo nel mondiale Piloti. Il 33, Max, ne ha ben 52 di ritardo da Lewis Hamilton. E guarda all'inizio della stagione europea consapevole che potrà essere un momento chiave del campionato, perché tutti produrranno sviluppi consistenti, potrebbero risultare modificati i rapporti di forza, i distacchi. Esserci, centrare lo sviluppo, sarà cruciale per il prosieguo. «Tutti hanno percorso molti giri a Barcellona, aspetto di scoprire come progrediranno le macchine quest'anno. Abbiamo tanti aggiornamenti in arrivo, speriamo siano positivi e che ci permettano di avvicinarci ulteriormente alle posizioni davanti, ovviamente anche tutti gli altri porteranno parti nuove. Potrebbe essere un momento decisivo della stagione e sono curioso di scoprire come andranno tutti», racconta Verstappen.

Arriverà qualcosa anche da Renault, tra benzine e ottimizzazioni della power unit, in attesa dell'evoluzione più corposa, probabilmente da introdurre in Canada: «Sono convinto che la macchina sia molto veloce, ci serve ancora un po' di velocità di punta, speriamo che arrivi».

Delle piste affrontate finora, il Circuit de Catalunya è senza dubbio quello che più si addice a Red Bull. Un vantaggio da sfruttare, per essere competitivi in qualifica, dalla quale passeranno una buona parte delle chance di vittoria in gara. «Barcellona è sempre un momento emozionante dell'anno, è l'avvio della stagione europea, quello nel quale si assiste a un notevole sviluppo delle macchine e, per certi versi, l'inizio dell'estate che amo», racconta Ricciardo. «Barcellona è una pista divertente, abbiamo girato a lungo e la conosciamo molto bene, ciononostante non è affatto noiosa e ci divertiamo ogni volta che torniamo. E' una pista che ha un po' tutto: curva 1, 2 e 3 sono pieghe scorrevoli, l'ultima sezione è molto tecnica. L'anno scorso ottenni il primo podio della stagione, proveremo a ripeterci e migliorarci quest'anno».

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